L'oggetto del desiderio (mancato) di Comolli. Hjulmand è al centro dello Sporting

Leader, capitano e simbolo. Lo Sporting CP è squadra ricchissima di talento e di giocatori da tener sott'occhio. Ma ce n'è uno che alle nostre latitudini ben conosciamo e che la Juventus avrebbe voluto riportare in Serie A. Si tratta di Morten Hjulmand, guida tecnica e dello spogliatoio della formazione lusitana. E' il centro gravitazionale dello Sporting, il suo leader. Una vera e propria 'Corvinata', con il ds del Lecce, Pantaleo Corvino, che lo preso da 2 milioni di euro e ceduto a più di 20, seconda cessione più remunerativa di sempre per la formazione salentina. E da subito, Hjulmand si è imposto come leader dei Dragoes.
Tanto che Damien Comolli, una volta insediatosi alla Continassa, ha fatto letteralmente per primo un nome da provare a prendere e portare in bianconero. Ed era proprio quello di Hjulmand, per dare regie, idee e geometrie alla formazione bianconera. Un titolare da affiancare a Khephren Thuram, secondo Comolli, ma poi lo Sporting ha detto no. Troppo importante il danese, troppo pesante sarebbe stata la sua cessione dopo quella di Viktor Gyokeres all'Arsenal. Anche perché Hjulmand ha disputato una stagione 2024/25 da super leader in Portogallo, scendendo in campo in 47 partite tra tutte le competizioni, segnando tre gol e fornendo due assist.
Per questo lo voleva Comolli e c'è da star certi che tornerà all'assalto anche d'estate, quando pure il Manchester United ci riproverà. E forse sarà la volta buona per i bianconeri, e per il nuovo deus ex machina del suo mercato francese.
