La visione di NEOM in Arabia Saudita e un mercato da sogno. Il prossimo è Icardi

La città del futuro. La squadra del domani. Tanto che rappresenta una città che ancora deve nascere, in costruzione. Quella di un mondo 3.0. Nel cuore del deserto dell'Arabia Saudita, dove l'ambizione di Vision 2030 incontra il pallone, il NEOM SC è il simbolo più alto a livello sportivo di questa voglia di grandeur. Una squadra che nasce nel 1965, Al-Suqoor Club, i falchi in arabo. L'ascensore tra leghe inferiori e massima serie prosegue per sessant'anni, fin quando nel 2023 il Ministero dello Sport saudita ha annunciato il takeover da parte della Neom Company, l'ente dietro il mega-progetto urbano di Neom – la città futuristica da 500 miliardi di dollari.
Neom, raccontata in breve
Nel 2017, sotto il sole cocente del deserto dell'Arabia Saudita, il principe ereditario Mohammed bin Salman ha svelato Neom: un'utopia urbana da 500 miliardi di dollari, pilastro di Vision 2030 per diversificare l'economia oltre il petrolio. Un'estensione vasta quasi quanto il Belgio, ben ventiseimilacinquecento chilometri quadrati, quasi cinquecento chilometri di coste e quarantuno isole, la promessa di Neom è quella di redefinire la civiltà: zero emissioni, energia rinnovabile, una città lineare di 170 chilometri chiamata The Line con 9 milioni di abitanti e un ecosistema di intelligenza artificiale. The Line come cuore pulsante, ma non tutte le città vengono col buco. Per questo al momento il progetto sembra ancora in cantiere e gli ultimi report redefiniscono e riducono drasticamente la lunghezza di The Line e in toto il progetto futuristico e avveniristico di Bin Salman. Non la visione, postposta al 2045: per il 2030 l'idea del PIF è quella di completare il segmento centrale di 5 chilometri, con 1 milione di abitanti, crescendo gradualmente nei successivi quindici anni.
L'oasi nel deserto, visione o insuccesso?
In questo s'inserisce il calcio. Perché il pallone, per il biglietto da visita del nuovo mondo saudita, ha ricoperto un ruolo sempre più importante. Così i critici del progetto NEOM hanno messo sullo stesso piano anche l'ambizioso club che adesso vuole pure Mauro Icardi. Che ha iniziato la sua (nuova) prima stagione in Suadi Pro League con ambizioni importanti: tre vittorie e una sconfitta per iniziare il campionato, Christophe Galtier in panchina, stelle come Alexandre Lacazette o Said Benrahma in campo e non soltanto. E' una visione, c'è chi gli augura di sciogliersi come neve al sole. Ma c'è ancora tempo, prima di gridare all'insuccesso. E tanti soldi da investire, anche per mercati faraonici.
