Lazio, Sarri: "A Napoli calcio straordinario e divertente, anche se non abbiamo vinto niente"
Nel corso di una intervista concessa a DAZN, Maurizio Sarri ha parlato così di come è diventato un tecnico, scegliendo il campo ad un lavoro più stabile: "Una serie di contingenze che ti capitano, non c’è bisogno di grande coraggio. Si comincia a scalare categorie in cui si fa un passo indietro o uno in avanti. Io avrei continuato lo stesso a farlo, è una storia di passione, che mi diverte. Non avrei fatto comunque fatica. Da quando lo faccio di professione la sensazione di andare a lavorare non ce l’ho mai avuta".
Ha mai avuto la sensazione di arrivare a questo livello?
"A un certo punto l’obiettivo è stato quello di farne una professione, senza avere queste ambizioni così alte. Si inizia dalla Serie C, le circostanze e la fortuna mi hanno portato più in alto di quello che pensavo".
Esordio più importante?
"Quello a Napoli è stato tanta roba. Per me è stato un giorno pieno di emozioni".
Quando deve parlare della bellezza del calcio si riferisce sempre a Napoli…
"Io ho preso quella squadra senza cambiare tanti giocatori, c’erano tutte le cose al punto giusto nel momento giusto. Calcio straordinario, divertente da vedere. Non abbiamo vinto niente ma è stato un calcio bellissimo. Nessuna squadra che ho avuto a disposizione ho avuto la possibilità di replicarlo".













