Le pagelle dell'Inter - Perisic dalla difesa al gol. Lautaro si sblocca e chiede scusa

Inter-Napoli 3-2: 15' Zielinski (N), 25' Calhanoglu su calcio di rigore (I), 44' Perisic (I), 61' Lautaro (I), 78' Mertens (N)

Handanovic 6,5: Il gol di Zielinski lo fredda da fuori area ma è più merito del polacco che suo demerito. Sul secondo gol si fa pescare fuori dai pali ma con l'intervento che salva il risultato su Mario Rui alza decisamente il voto finale tramutandolo da una leggera insufficienza a un pieno 6,5.

Skriniar 6,5: Lotta con Osimhen senza esclusioni di colpi ma mantiene sempre la barra dritta anche nei momenti di massima pressione azzurra. Solita partita solidissima.

Ranocchia 6,5: Si mette al centro per gestire il traffico e lo fa con ordine visto che al centro dell'area non sono molte le occasioni per il Napoli. Usato sicuro.

Bastoni 6,5: Nel primo tempo non disdegna cavalcate in avanti, nella ripresa chiude gli spazi e ci mette anche tanto cuore. La prestazione è decisamente oltre la sufficienza.

Darmian 6: Come nel derby si distingue fin da subito per le sgroppate in avanti e da una sua percussione arriva l'azione del rigore che permette all'Inter di pareggiare. Nella ripresa sparisce un po' ma perché dopo il terzo gol pensa più a difendere.

Barella 6,5: L'errore al 15' permette al Napoli di scappare per vie centrali e segnare il vantaggio. Poi sale di livello col passare dei minuti e prima conquista il rigore facendosi parare un tiro da Koulibaly e poi va vicino al raddoppio con un tiro che impegna Ospina. Nella ripresa ci mette la solita corsa fino al cambio dovuto alla stanchezza. (Dal 75' Gagliardini 6: Si mette nel mezzo per dare più muscoli al centrocampo. Entra nel momento più complesso, non si fa ricordare per grandi interventi).

Brozovic 7: Solito vigile in mezzo al campo, come dice Spalletti sembra che non ci arrivi mai ma poi ci arriva sempre. Aiuta la difesa a sbrogliare diverse matasse con la solita qualità.

Calhanoglu 7: Ormai è il rigorista della squadra e dopo il gol nel derby segna il pesante penalty del pareggio che dà il la alla rimonta del primo tempo. Il suo corner per Perisic è un cioccolatino che il croato sfrutta nel migliore dei modi. Nella ripresa perde un po' di ritmo e dopo il 3-1 Inzaghi lo cambia per aver maggiore copertura in mediana. (Dal 62' Vidal 5,5: Entra e dopo dieci minuti si prende un giallo inutile a metà campo).

Perisic 7,5: Alle volte sembra che giochi col freno a mano ma anche lui come i compagni cresce col passare dei minuti fino al gol bellissimo su corner: il movimento è perfetto, il colpo che batte Ospina ancora di più. Una prestazione a 360° per l'esterno che oltre a segnare, corre e difende risultando forse il migliore in campo. (Dall'88' Satriano S.V.).

Lautaro 7: Si sbatte, corre, fa fallo, ne subisce diversi e poi prova la conclusione un po' dappertutto ma nel primo tempo non trova mai la porta. Nella ripresa la trova subito prima con un tiro parato da Ospina e poi col bellissimo diagonale vincente che gli permette di sbloccarsi e di chiedere scusa a San Siro per i recenti errori. (Dal 75' Dimarco 6: Prova a scappare sulla fascia per dare fiato alla difesa sotto pressione risultando pericoloso in una sola occasione).

Correa 6,5: La tecnica non gli manca ma dà la sensazione di non trovare subito la posizione chiave per entrare al centro del gioco offensivo interista. L'azione che vale tutto il match arriva a inizio ripresa e prima del cambio quando scappa centralmente e dopo un lungo coast to coast serve un assist al bacio per il 3-1 di Lautaro. (Dal 62' Dzeko 5,5: Entra per fare il regista offensivo mentre in campo resta anche il Toro e anche dopo gioca molto basso. Perde la palla che permette a Mertens di segnare il 3-2).

Simone Inzaghi 7: Vince una partita importantissima dopo essere andato sotto dopo solo un quarto d'ora. I suoi giocano a ritmi da Premier League e questi tre punti permettono ai nerazzurri di scrollarsi di dosso i fantasmi dei match contro le big. -4 dalla vetta e campionato riaperto con una squadra che segue il suo comandante senza se e senza ma.