"Liberate Mainoo". Il Napoli spera, dallo United parla Amorim: "Kobbie? Il mio ufficio è aperto"
"Free Kobbie Mainoo". Una richiesta di liberazione stampata direttamente su una maglia nera con scritta bianca indossata dal fratello del centrocampista del Manchester United, Jordan Mainoo-Hames, che ha fatto capolino in Inghilterra e altrove per aver trasmesso forte e chiaro il messaggio a Old Trafford in occasione del match dei Red Devils contro il Bournemouth. A proposito della situazione corrente che sta vivendo il calciatore di 20 anni, ai margini della rosa di Ruben Amorim per ragioni di gerarchia e preferenza del tecnico portoghese.
Cavalcando, volendo, anche l'onda dei rumor di mercato che vedrebbero Mainoo tampinato costantemente dal Napoli per un approdo alle pendici del Vesuvio nel mercato invernale. Ma cosa ne pensa il suo allenatore di quanto accaduto, a distanza di quattro giorni? Tra l'altro il centrocampista classe 2005 è entrato dalla panchina al minuto 61 nel rocambolesco 4-4 con le Cherries.
"Non è stato Kobbie a indossare la maglietta. Se influenzerà la scelta della squadra? No", ha commentato Amorim in conferenza stampa oggi. "Giocherà se riterremo che sia l’uomo giusto. Non è un problema. Non farò nulla a Kobbie per colpa di qualcuno della sua famiglia. Sono abituato, sono qui da un anno", ha garantito il tecnico dello United. "Ha giocato davvero bene, questa è la cosa importante: il mio ufficio è sempre aperto, nessuno è venuto questa settimana, quindi è tutto normale e siamo pronti per andare a Villa Park".











