Marcolin: "Eriksson gentiluomo, quella Lazio fu merito suo. Mihajlovic papà straordinario"

Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Dario Marcolin ha raccontato di mister Sven Goran Eriksson, suo allenatore ai tempi della Lazio con cui ha avuto un grande rapporto: "Le partite a tennis con lui! A volte vincevo - ha esordito l'ex calciatore biancoceleste - a volte no. Era il classico ‘pallettaro’, uno scambio durava 15 o 20 colpi. Una persona perbene, aveva una soluzione per tutto e per tutti, nello spogliatoio nessuno ce l’aveva mai con lui, nemmeno quelli che non giocavano.
Aveva 30 calciatori in rosa? Costruiva 30 rapporti importanti. Un gentiluomo - ha voluto precisare -. Quella grande Lazio è merito suo e della sua calma. Poi in campo si affidava molto ai suoi giocatori: numero uno nella gestione dello spogliatoio.
L'ex centrocampista della Lazio ha parlato poi Sinisa Mihajlovic, prima compagno di squadra e poi nel suo staff: "Sì, all’Inter e poi sono stato il suo secondo a Catania e Firenze - ha raccontato -. Le nostre famiglie sono molto unite. Ho vissuto Sinisa in ogni sua fase. Papà straordinario, severo ma poi si scioglieva appena i ragazzi gli facevano gli occhioni. Allenatore diretto. Pretendeva sempre qualcosa di nuovo - ha concluso Marcolin - mi martellava su questo".
