Monza, il day after la retrocessione in B. Ma c'è la voglia di riprovarci

Il Monza è ufficialmente retrocesso in Serie B, con tre giornate d'anticipo rispetto alla fine del campionato e dopo altrettante stagioni consecutive in A. Le ultime partite che chiuderanno un'annata totalmente fallimentare saranno completamente inutili, d'altronde il suo mesto responso il campo lo ha già dato dopo la sconfitta in casa con l'Atalanta. L'unica cosa che conta per davvero adesso è il futuro, e proprio su ciò che verrà si è concentrato il direttore sportivo Mauro Bianchessi.
Responsabilità Sono di tutti, e da condividere. Le cause del pessimo percorso stagionale, culminato con il ritorno in B, sono in effetti molteplici come ha sottolineato con grande lucidità lo stesso Bianchessi. Dall'allenatore ai calciatori, passando per le scelte fatte sul mercato (sia estivo che invernale) e la ricerca di una spiegazione plausibile sul perchè il Monza ha sempre dovuto fare i conti con tanti (troppi) infortuni. Una serie di fattori che combinati insieme hanno letteralmente fatto collassare il progetto del club. Comprendere gli sbagli e gli errori commessi, e di conseguenza cercare le giuste soluzioni, rappresenta il primo passo verso il rilancio.
Ambizioni Dalle dichiarazioni di Bianchessi l'attuale società con in testa l'amministratore delegato Adriano Galliani è intenzionato a rilanciare. "C'è amarezza e delusione da parte di tutti. Oggi è ufficialmente Serie B, ma già da lunedì ci siederemo al tavolo con Galliani per costruire una squadra forte, molto forte, per riportare il Monza in Serie A", ha dichiarato il dirigente. Resta da capire chiaramente se la Fininvest deciderà di proseguire o meno la propria esperienza alla guida del club oppure cedere la proprietà. Ma se dovesse restare tutto cosi com'è l'attuale dirigenza è pronta a costruire nuovamente un Monza vincente.
