N'Dri: "La chiamata del Lecce mi ha reso orgoglioso ed in parte anche sorpreso"

Konan N'Dri, ala del Lecce, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Calciolecce.it e parlato anche del suo rapporto con Makelele: “E’ stato il mio primo allenatore all’Eupen, nonché tra coloro che mi hanno selezionato per portarmi al club belga. Avevo appena 18 anni ed è stato questo il passaggio che mi ha consentito di fatto di diventare un giocatore professionista, di firmare il mio primo contratto. Makelele allenava l’Under 21 dell’Eupen e mi ha aiutato tantissimo con la sua esperienza, così come hanno fatto gli altri allenatori che mi hanno fatto debuttare e poi confermato in prima squadra”.
Della rosa bianconera faceva parte in quegli anni anche un ex calciatore del Lecce come Carlos Embalo. L’hai sentito in occasione del tuo trasferimento nel Salento?
“Siamo amici, è davvero un bravo ragazzo. Nei primi anni all’Eupen non avevo ancora la patente, lui mi ha aiutato dandomi spesso passaggi e mostrandosi molto disponibile. Così, quando ho firmato per il Lecce, è stato il primo a scrivermi. Mi ha descritto il luogo, mi ha sottolineato come fosse la gente di qui, pronta a darti tutto nel momento in cui vede ciò che lasci sul campo, l’impegno che ci metti, come onori la maglia. E anche stavolta mi ha chiesto se mi servisse qualcosa, vista la conoscenza che aveva di Lecce”.
Torniamo alla tua carriera: gennaio 2025, arriva la chiamata del Lecce. Cos’hai provato in quei giorni lì?
“La chiamata del Lecce mi ha reso orgoglioso ed in parte anche sorpreso. Con il mio agente stavamo pensando ad un’eventualità di trasferimento, ma francamente non si stavano manifestando grandi opportunità. Poi, quando mi ero ormai già focalizzato sulla conclusione della stagione in maglia Leuven, ecco la chiamata giallorossa. Il mio agente mi chiama ed io del Lecce sapevo solo giocasse in Serie A. Un campionato che per me, ovviamente, rappresentava un grande sogno. Pensavo che volevo solo continuare a fare ciò che sognavo, ovvero giocare a calcio, e non mi interessava tanto se Lecce fosse in Sud Italia o in Sud Africa. Ero felice, sapevo che non sarebbe stata facile ma mi sentivo pronto per questa nuova avventura”.
