Napoli, De Laurentiis vuole il nuovo stadio a Poggioreale: "Meglio del Palasport"

Un nuovo stadio per il Napoli a Poggioreale, nell'area del Caramanico, non è una utopia. Il Comune ha contestato però al presidente Aurelio De Laurentiis, promotore di questa iniziativa, l'assenza di titolarità dei suoli dove sorgerebbe l'impianto e che nell'area del Macello occorre fare una bonifica. Oltre a questi aspetti, vengono fatti presenti anche le questioni dei mercatali e del Palazzetto al Centro direzionale progetto di AreNapoli.
Il patron degli azzurri rispedisce tutto al mittente, come si legge su Il Mattino: "La coesistenza di altro progetto su una porzione delle medesime aree non inficia l’iniziativa promossa dalla scrivente Società, tenuto conto che in ragione dello stato embrionale del diverso intervento proposto, ogni utile e funzionale rideterminazione dell’interesse pubblico può essere assunta. La realizzazione del nuovo stadio della Ssc Napoli determinerebbe rispetto al progetto alternativo proposto dalla AreNapoli un sensibilmente maggiore miglioramento delle condizioni socio-economiche dell’area, della fiducia e del benessere sociale nonché dell’incremento del Pil d’area attraverso l’azione di sviluppo del tessuto economico, di cui non si può non tenere conto".
De Laurentiis risponde anche sui mercatali: "La presenza dell’area mercatale Caramanico su una piccola area interessata dal progetto della SSc Napoli non è idonea a determinarne alcun arresto procedimentale, essendo necessaria, opportuna e ben possibile l’individuazione da parte delle Pubbliche amministrazioni interessate, di spazi alternativi per la prosecuzione delle predette attività, consentendo, nel rispetto degli interessi degli operatori mercatali, il pieno sviluppo dell’area grazie all’iniziativa promossa dalla scrivente. Per la proprietà dei suoli la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dell’opera determina l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio. A seguito della rilascio dell’Autorizzazione unica". Il Comune non potrebbe quindi opporsi all'esproprio, mentre per la bonifica servirebbe un piano di caratterizzazione molto costoso di qui la non ancora presentazione della VIA da parte del Napoli, ma ciò non spaventa De Laurentiis: "L’attuale assenza di valutazione di impatto ambientale non è ostativa al rilascio del parere favorevole richiesto, fondato su progettazione preliminare redatta in coerenza con il livello di approfondimento richiesto dal protocollo Zes per l’acquisizione dei pareri nell’ambito della Conferenza di Servizi preliminare".
