Napoli, i dubbi in attacco di Conte: a Bologna per smentire il trend offensivo
L’ultimo sforzo per provare a scacciare via dubbi e criticità delle ultime settimane e confermarsi in vetta al campionato. E’ la missione del Napoli di Antonio Conte che domani affronterà l'ultima gara prima della sosta sul campo del Bologna di Vincenzo Italiano, formazione che insegue ma ora ad appena quattro lunghezze e che non ha mai perso in casa in questa stagione e nelle ultime cinque giornata è seconda solo all’Inter. Una gara complessa che il Napoli affronta da capolista, ma anche dopo i due pareggi con Como ed Eintracht che hanno confermato un doppio trend: da un lato una ritrovata solidità difensiva ma dall’altra appena un gol nelle ultime tre partite giocate senza De Bruyne.
Problemi offensivi?
L’assenza di De Bruyne per alcuni poteva addirittura migliorare tatticamente il Napoli. Dopo la gara con l’Inter, invece, l’agognato 4-3-3 non ha portato grossi frutti in termini di produzione. Senza il fuoriclasse belga il Napoli è parso ancora meno qualitativo e fluido in costruzione e nelle imbucate contro i blocchi bassi. Un solo gol nelle ultime tre gare - a Lecce, con il colpo di testa di Anguissa su palla inattiva - è un segnale da non sottovalutare per Conte. La riflessione dovrà riguardare anche il sacrificio degli esterni offensivi puri, tutti a quota zero gol, ed il coinvolgimento della punta con le difficoltà di Lucca e recentemente anche quelle di Hojlund, fermo al gol al Genoa del 5 ottobre.
Le scelte di Conte
A Bologna dovrebbe confermare la formazione scesa in campo in Champions. Rispetto al Bologna, in campo giovedì, il Napoli avrà 48 ore in più di riposo. Il dubbio riguarda proprio l'attacco ed almeno un posto nel tridente: Politano è parso in evidente debito d'ossigeno mentre a sinistra Elmas è stato nuovamente tra i più vivaci e dovrebbe essere confermato. La possibilità in questo senso è di avere più spinta e uno contro uno schierando Neres a destra. A sinistra Lang ha avuto nuovamente un buon impatto nel finale, attende una chance dall'inizio ma Conte non dovrebbe rinunciare ad un quinto su una delle due corsie in nome degli equilibri difensivi.











