Napoli, il bilancio si chiude in passivo. Decisiva l'Europa, serve andare avanti in Champions
I 43,9 milioni incassati fin ad adesso per il cammino in Champions (compresi i 2,8 milioni dei premi legati ai risultati) sono una boccata d’ossigeno importante per i conti del Napoli, ma tutti si augurano che siano solo l'inizio. Dopo due esercizi consecutivi chiusi con un risultato netto positivo e dopo il boom di utili generato dalla partecipazione alla Champions League e dalle cessioni di giocatori di alto valore (Koulibaly, Fabián Ruiz, Kim), il Napoli torna a registrare un passivo a bilancio. Il rendiconto al 30 giugno 2025 si è infatti chiuso con una perdita di 21,4 milioni di euro.
Lo scudetto vinto non ha inciso sul bilancio, perché quello che pesa è la mancata partecipazione alla Champions League. La cessione di Kvaratskhelia a gennaio, per una somma attorno ai 70 milioni, ha contribuito a contenere il passivo, che altrimenti sarebbe stato molto più elevato. Nei conti del prossimo bilancio ci sarà quella di Osimhen, sottolinea Il Mattino.
L’impatto economico negativo derivante dall’assenza dalle coppe europee è stata pesantissima: per questo andare avanti in Europa è fondamentale per un club che ha due voci chiave per sostenere il proprio benessere finanziario, ovvero i proventi della Champions e le plusvalenze legate alle valorizzazioni dei giovani talenti. Nei due anni d’oro 2023-2024, il Napoli era riuscito a incassare mediamente 73 milioni annui di premi dall’UEFA: ed è l’obiettivo (minimo) di questa stagione, dove il jackpot Champions supera i 2 miliardi di euro.













