Parma, Cuesta: "Siamo uniti nella stessa idea. Modulo? Riflette i giocatori"
Seconda gara in meno di una settimana al Tardini per il Parma, che domani affronterà il Milan di mister Massimiliano Allegri. L'ultima gara contro il Bologna non ha lasciato solo una sconfitta, ma soprattutto molte assenze: due infortuni (Circati ed Estevez) e un'espulsione (Ordonez). Non sarà dunque un compito semplice quello che aspetta mister Carlos Cuesta, che quest'oggi presenterà la gara direttamente dalla sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.
Ore 12.32 - Ha inizio la conferenza stampa.
Come sta la squadra?
"La squadra è focalizzata su quello che dobbiamo fare, che affrontare ogni situazione con l'atteggiamento e la voglia di fare il massimo. Vogliamo esprimerci al massimo, crediamo tantissimo nella nostra unione, siamo uniti nella stessa idea. Andiamo domani con tanto entusiasmo".
Variazioni sul sistema di gioco?
"A livello di atteggiamento saremo sempre uguali, dando tutto, correndo molto, dando tutto ciò che abbiamo, essendo organizzati. Il modulo sarà un riflesso anche di quello, per sfruttare le caratteristiche dei giocatori che abbiamo".
Il Milan usa le fasce con molta velocità. Ci saranno accorgimenti particolari?
"Sia nei singoli, che nel complesso il Milan è una grande squadra e dovremo essere attenti. Dovremo dare il massimo, sia in difesa sia in attacco".
Come ha assorbito la squadra la sconfitta contro il Bologna?
"C’è voglia di rialzarsi. Siamo stati sempre in partita, in ogni gara del campionato. Contro il Bologna nel primo tempo siamo stati più lontani dall’essere al livello della squadra avversaria, anche per colpa mia e degli infortuni".
Si aspetta un Milan più aggressivo o attendista?
"Loro cercano i momenti per essere aggressivi e altri per essere compatti. Hanno una gestione della palla intelligente, che prova a fare la partita che vogliono, sempre compatti e solidi. Mi aspetto loro aggressivi in alcune situazioni e attendisti in altri".
Marcature su Leao?
"Ci focalizziamo sull'aspetto collettivo, anche se ovviamente hanno qualità in tanti giocatori. Ma ci focalizziamo su ciò che abbiamo noi. Abbiamo undici giocatori che ci daranno tantissimo e vogliamo giocare la partita con quello che noi abbiamo. Fare il massimo e portarla dove vogliamo, esprimendoci al massimo".
È forse questo il momento più complicato?
"È il momento che abbiamo! Lo dobbiamo affrontare come sempre, con la massima fiducia, l'atteggiamento e l'unione in ogni momento. Voglio vedere la nostra squadra, che ha avuto tante difficoltà ma ha sempre reagito nel modo giusto. Vogliamo farlo anche domani, andando tutti nella stessa direzione".
Mancano 7/8 giocatori, un blocco intero tra vecchi e nuovi, come si reagisce davanti a queste difficoltà?
"Sappiamo di avere una rosa ampia e tutti mi dimostrano la voglia di giocare e di essere a disposizione. Per me è difficile scegliere tra tanti giocatori".
Delprato firmerebbe per il pari. Lei?
"Affrontiamo ogni partita per vincere, non possiamo controllare il risultato ma giochiamo per vincere. Sento che alla fine nella vita devi affrontare quello che ti viene: dipende anche da come si svolge la partita. Questa settimana sono stato al Teatro Regio e mi ha ispirato ciò che ha vissuto questa società: tutti abbiamo difficoltà nella vita, la differenza è come reagisci, se con alibi o provando a fare tutto. Il Parma ha avuto problemi ed è stata più unita che mai, facendo una delle tappe più belle della sua storia. Noi abbiamo difficoltà, ma proveremo a essere forti e con l'atteggiamento di cercare sempre un'opportunità. Si può sempre fare tutto se si vuole".
Cosa vi è rimasto dalle ultime due sconfitte?
"A gestire meglio i momenti. A capire che anche nelle difficoltà puoi essere sempre in partita. E anche che vanno sfruttare le opportunità".
Contro il Milan non avete nulla da perdere. C'è più leggerezza mentale?
"Questa è una prospettiva, ma non la mia. Io rappresento il Parma ogni giorno, in campo e fuori. Me lo prendo sempre con la massima responsabilità, come i giocatori. Mai parlerò di leggerezza. Domani sarà un'opportunità di connetterci coi tifosi e con la possibilità di fare bene".
Qualche recupero? Valeri?
"L'unica novità è che Valeri è disponibile".
Allegri alla Juve nel suo periodo.
"Max è un riferimento per tutti gli allenatori, è stato una leggenda. Ha una capacità incredibile di adattarsi e di trasmettere i valori".
Si sente vicino all'idea di Allegri?
"Non lo conosco personalmente, ma mi immagino che mister Allegri cerchi sempre di sfruttare al massimo le qualità dei giocatori. Ci sono concetti che non sono trasferibili, sono estremamente competitivi. È un punto di riferimento".
Sui terzini: nelle ultime partite Britschgi ha sofferto un po'. A sinistra potrebbe tornare Lovik o altre soluzioni?
"Ci sono alternative, per quello dico che non ci sono alibi. Credo in tutti i giocatori che abbiamo a disposizione. Abbiamo alternative, ma Britschgi ha dato tutto, mettendosi al massimo al servizio della squadra. A sinistra ha giocato in Svizzera ma non è il ruolo in cui si sente più a suo agio, ma si è messo a disposizione. I percorsi di crescita non sono lineari, ha fatto poche partite da professionista, si è messo a disposizione dal 1’ nei nostri schemi e ci ha sempre aggiunto un valore. Ci sono alti e bassi, ma ha sempre dato tutto: è sulla strada giusta per continuare a crescere".
Mancherà un giocatore tattico come Estevez. Come farete a sopperire a questa assenza? Bernabé potrebbe essere l’unico in grado di fare le sue veci?
"È una possibilità. Cercheremo di sfruttare le caratteristiche dei nostri giocatori, con tutti che dovranno comunicare di più e assumersi maggiori responsabilità".
È stato sollevato il problema del fatto che Valenti e Ndiaye sono entrambi mancini. Lei lo vede come un problema?
"Non è un problema per me. Tante squadre giocano con due destri o con due mancini. Ora abbiamo difensori centrali a disposizione che si sono allenati bene: Ndiaye, Valenti, Troilo e anche Trabucchi. Sceglieremo domani".
Nelle ultime settimane abbiamo visto diversi ragazzi della Primavera convocati per le partite e allenarsi con la squadra. È il momento giusto per vedere qualcuno in campo?
"È una possibilità, altrimenti non sarebbero lì. A volte gli eventi della partita ti condizionano e non li abbiamo potuti inserire. Noi puntiamo bene sulla Primavera e inserirli gradualmente nella prima squadra è parte di un percorso. Non è solo una questione di campo, ma sono aspetti della routine che i ragazzi devono comprendere. Siamo felici del loro atteggiamento e domani rappresentano una possibilità".
Ore 12.50 - Termina la conferenza stampa.











