PSG-Inter 5-0, le pagelle: Luis Enrique vince, un motivo ci sarà... Dimarco il peggiore

PSG-Inter 5-0
(12’ Hakimi, 20’ e 63’ Doué, 72’ Kvaratskhelia, 86’ Mayulu)
Donnarumma 7 - Dicevano che lasciasse il Milan solo per soldi: quattro anni e un po’ di campionati francesi vinti dopo, si porta a casa pure la Champions League. Oltre a un sacco di soldi. Senza nemmeno fare grandi parate.
Hakimi 8 - Temutissimo dai tifosi perché sanno cosa può fare, gli risparmia l’esultanza in faccia dopo la rete che apre le danze. Il mismatch fisico e atletico con Dimarco è ai limiti del commovente.
Marquinhos 7 - Difficile tessere le lodi della difesa francese, in una serata in cui per rendersi evanescenti hanno fatto quasi tutto gli attaccanti nerazzurri. Però la alza da capitano, hai detto niente.
Pacho 7 - Vale quanto detto sopra, e in una finale di Champions League è abbastanza incredibile da scrivere. Decisivo il recupero che porta al 2-0.
Mendes 7,5 - Passeggia su Dumfries, l’uomo dei gol decisivi e delle volate ficcanti. Come se nulla fosse. Dal 78’ Lucas Hernandez s.v...
Neves 7,5 - Talento e fosforo, tutto quello che gli avversari a centrocampo non hanno avuto. Svaria e crea problemi all’Inter. Dall’85’ Zaire-Emery s.v..
Vitinha 8 - È ovunque, palleggia in faccia a Calhanoglu e a tutto il centrocampo interista, dominante. Imbuca per i compagni, sta a questo PSG come Xavi stava al Barça di Luis Enrique. Senza paragoni irriverenti.
Fabian Ruiz 7,5 - È praticamente dappertutto, devastante per il centrocampo interista che a un certo punto rinuncia a prendere contromisure. Fondamentale anche nelle letture difensive. Dall'85' Mayulu 7 - Entra e segna, what else.
Doué 8,5 - È la scelta di Luis Enrique, e lo ripaga nella miglior maniera possibile. L’eroe della finale, il volto del nuovo PSG che non fa più collezione di figurine ma prende talenti da lanciare. Dal 67’ Barcola 7 - Entra, sfiora il gol, offre l’assist del 5-0.
Dembélé 8 - Non segna, ma fa segnare un po’ tutti. Gol a parte, il migliore in campo per distacco. Fa ammattire Acerbi, ispira le reti dei compagni. È rinato, e adesso può vincere il Pallone d’Oro.
Kvaratskhelia 8 - Se aveva qualche rimpianto per lo scudetto lasciato a Napoli, se li toglie tutti in una sera. Trova anche la gioia della rete, al termine di una partita in cui, come tutto il PSG, fa quello che vuole. Impressionante la fase difensiva. Dall'85' Ramos s.v..
Luis Enrique 9 - Le finali lui le vince, undici su undici in carriera e, come diceva qualcuno, un motivo ci sarà. Con le italiane, poi, non c’è storia: l’Inter dopo la Juventus. Disinnesca Inzaghi, non ci era riuscito nessuno in Europa: chapeau.
Le pagelle dell'Inter
Sommer 4,5 - L’ultimo dei colpevoli, per carità. Però cinque palloni da raccogliere dal sacco sono davvero tanti. Troppi.
Pavard 5 - Esce e parte l’imbarcata: sarà un caso? Tante difficoltà, comunque, anche per lui, in una serata storta per tutti. Però Kvara da quando non c’è più il francese, fischiato dai tifosi del PSG, spadroneggia. Dal 54’ Bisseck s.v. Il tempo di farsi male. Dal 62’ Darmian 4 - Non può tenere il passo di Kvara, e il PSG fa quello che vuole dal suo lato, dopo averlo fatto sul fronte opposto.
Acerbi 4,5 - Dembélé non è Haaland e non è Lewandowski: lo fa girare a vuoto in continuazione, e gli fa girare la testa. L’eroe col Barça, stasera affonda come un po’ tutti.
Bastoni 4 - Dalle parti sue e di Dimarco il PSG indirizza la gara: è una cosa che pesa, nella sua economia. Rinuncia, come tutta l’Inter, a fare quello che fa di solito: giocare e pensare.
Dumfries 5 - Quante volte l’Inter ha segnato in stagione su un suo cross dal fondo? La risposta fa capire la serata, non sua, ma dei nerazzurri. Almeno tenta.
Barella 4 - La mollezza con cui contende la palla sul 2-0 è la fotografia della sua partita. Insignificante. Non replica la prestazione monstre di Monaco.
Calhanoglu 4 - In queste serate, ha l’incredibile sfortuna di incappare sempre nel miglior regista del mondo al momento, e perdere il duello. Rodri a Istanbul, Vitinha a Monaco di Baviera: in entrambi i casi, non lui. Dal 71’ Asllani s.v..
Mkhitaryan 4 - Il voto è quello a tutto il centrocampo. Pile scariche in una serata nella quale servirebbe la sua intelligenza calcistica per tirare fuori la pelle. Non si vede mai. Dal 62’ Carlos Augusto 4,5 - Difficile fargliene una colpa, ma partecipa al disastro generale..
Dimarco 4 - Impossibile trovare un solo responsabile, ma è difficile immaginare una finale peggiore. Tiene in gioco mezzo PSG in occasione dell’1-0, si gira di schiena sulla conclusione di Doué che vale il raddoppio. Resta in campo a sorpresa dopo l’intervallo, le cose non migliorano ed esce nel giro di poco. Dal 54’ Zalewski 4,5 - Entra, tira e si fa ammonire. Almeno, un segnale di personalità. Poi poco altro.
Thuram 4,5 - Serata da “ci provo, non ci riesco”. Aveva detto di tenerci particolarmente, ma la Champions League in famiglia resta una chimera.
Lautaro 4,5 - Le lacrime, stavolta, non salvano praticamente nulla. Lontanissimo dal Toro visto in una Champions da incorniciare, vede sfumare anche il Pallone d’Oro senza pungere davvero mai.
Simone Inzaghi 4 - Non si salva neanche lui, non si salva soprattutto lui. La stagione non sarà fallimentare, ma è difficile andare oltre in una serata nella quale l’Inter ha fatto registrare la peggior prestazione e il peggior risultato di sempre in una finale di Champions. I cambi tornano un argomento tutto da spiegare: l'Inter perde 5-0 senza aver inserito un giocatore offensivo. E ora, che si fa?
