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Sergio Oliveira: "La Roma mi ha voluto fortemente. Tutti vorrebbero essere allenati da Mourinho"

Sergio Oliveira: "La Roma mi ha voluto fortemente. Tutti vorrebbero essere allenati da Mourinho"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 12 gennaio 2022, 21:08Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Dopo l'ufficialità del suo passaggio alla Roma arrivano anche le prime parole di Sergio Oliveira da giocatore giallorosso, al sito ufficiale del club: "È fantastico essere qui, in questa grande società. Sono stato accolto nel migliore dei modi e per questo ringrazio già tutti. Le sensazioni sono spettacolari e spero di poter dare il mio contributo”.

Perché ha voluto la Roma?
"Perché la Roma ha sempre dimostrato molto interesse nell’avermi qui, sia attraverso il mister sia attraverso Tiago Pinto. Credo di poter aiutare la Roma, così come i miei compagni potranno aiutare me a crescere. Per questo motivo, credo che la Roma sia il club giusto per me”.

Cosa le ha detto Tiago Pinto?
"Mi ha detto che, essendo un giocatore abituato a vincere, avrei dovuto portare e trasmettere a questo ambiente la mia mentalità vincente. Vengo da un club, il Porto, in cui perdere è proibito, è visto in maniera molto negativa. L’obiettivo è crescere come mentalità e come ambizione. Il mister e Tiago Pinto vogliono che io porti questo alla squadra, assieme alle mie qualità tecniche e tattiche”.

Ha già parlato con Mourinho?
"Ho già parlato con il mister, naturalmente qualsiasi calciatore vorrebbe essere allenato da lui. Questo ha ovviamente avuto il suo peso nella mia scelta”.

Quali sono i suoi obiettivi?
"Arrivo qui per dare una mano a questo club, assieme agli altri grandi calciatori che compongono la rosa. Alla fine, l’obiettivo è di vincere e di contribuire a vincere, di raggiungere i traguardi come gruppo e come collettivo, per poi rallegrarci di questi successi e di esserne orgogliosi”.

Che giocatore è?
"Direi che sono un centrocampista intenso, box to box, al quale piace calciare in porta, con buone doti di finalizzazione in area di rigore, a cui piace anche tirare i calci piazzati. Sono un centrocampista che vuole sentirsi utile alla squadra”.

Cosa si aspetta dal calcio italiano?
"Anzitutto vorrei dire che ho sempre desiderato di giocare in Serie A fin da quando ero bambino e questa è la realizzazione di un sogno. Mi aspetto sicuramente un campionato difficile, molto competitivo, con grandi squadre, molto tattico e intenso fisicamente, con tanti duelli, che richiedono molta concentrazione. Sarà un’esperienza difficile, ma molto bella e stimolante”.

Cosa potrà dare in Conference League?
"Dobbiamo procedere per gradi. Prima di tutto dobbiamo pensare alla partita di domenica, perché la prossima sfida è sempre quella più importante. Poi per quanto riguarda il campo, sono qui per aiutare e per condividere la mia esperienza, oltre che per imparare dai miei compagni. Una partita alla volta, un obiettivo alla volta, in maniera graduale”.

Quali sono i suoi obiettivi a livello personale?
“Sempre aiutare la squadra e il gruppo: a livello personale deve essere lo stesso di quello collettivo, perché attraverso questo traguardo si possono raggiungere anche gli obiettivi personali”.

Ha visto qualcosa dei tifosi della Roma?
"Sì, ho già visto diversi video e ho potuto notare quanto sia fantastico questo ambiente e non vedo l’ora di poterlo vivere in prima persona”.

Cosa vuole dire ai tifosi?
"Di continuare come fanno sempre, sostenere la squadra in ogni momento, nel bene e nel male, specialmente quando le cose vanno male, e credere fermamente che le cose andranno meglio”.

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