Vucinic: "Questo Lecce mi ricorda il mio. Strefezza potrebbe far innamorare l'Olimpico"

Spazio a Mirko Vucinic, doppio ex giallorosso, in vista della sfida fra Roma e Lecce nel prossimo turno. Intervistato dall’edizione pugliese de La Gazzetta dello Sport l’ex attaccante montenegrino parla con il cuore diviso a metà: “La Roma è il top, Lecce senza paura”.
“L’atteggiamento farà la differenza, Hjulmand e compagni non devono avere paura, ma servirà concedere poco spazio a Dybala e Abraham. Paulo può inventarsi la giocata decisiva in ogni momento, Tammy si muove bene in area di rigore, ma con una difesa ordinata e le ripartenze a tutta velocità potrebbe arrivare un risultato positivo. La Roma si è rinforzata con giocatori esperti e grazie a Mourinho ha intrapreso un percorso di crescita importante. Anche il Lecce non sta sfigurando, ma qualche vittoria in casa farebbe comodo. - continua Vucinic – Questo Lecce sembra il mio ai tempi di Rossi e Zeman, la gioia di questi ragazzi e la loro voglia di affermarsi sono armi preziose, ma l’inesperienza può giocare brutti scherzi. Strefezza potrebbe ripetere il mio cammino, ha tecnica, estro e intelligenza, ai romanisti piacerebbe un sacco, l'Olimpico si gaserebbe con un giocatore simile. Corvino? Finché c’è il direttore il club sarà in ottime mani, basti vedere cosa sta facendo la Primavera salentina”.
Chiusura fra rimpianti passati e futuro: “Rimpiango di non essere riuscito a chiudere la carriera al Lecce,il presidente Sticchi Damiani mi aveva chiamato visto che ci conoscevamo dai tempi di Roma, però dovetti rifiutare perché non stavo bene fisicamente e non avrei sopportato di deludere i tifosi. In futuro però mi piacerebbe tornare, magari ad allenare anche se ho appena iniziato a lavorare con il ct Radulovic per il Montenegro”.
