Zazzaroni: "Cosa sarebbe la Lazio con un po' di mercato e un presidente sensibile al tifoso?"
"Cosa sarebbe la Lazio con un po’ di mercato, tre novità, una per settore, in questa stagione di valori appiattiti? Cosa sarebbe con un presidente più vicino e sensibile al tifoso e all’idea del sogno? Me lo chiedo spesso perché la squadra di Sarri esprime una generosità e una voglia di fare quasi commoventi, mostrando tuttavia evidenti difetti di qualità: lo conferma il fatto che quando aumenta l’importanza della partita e la forza dell’avversario dà il meglio di sé, si fa di nebbia invece nelle sfide ordinarie quando la superiorità potrebbe marcarla l’eccellenza tecnica".
Inizia così l'editoriale del direttore Ivan Zazzaroni sulle pagine odierne del Corriere dello Sport, con un'analisi sull'avvio di stagione della Lazio tra mille difficoltà e comunque tanta voglia di non arrendersi mai. "Sarri comincia a dare un senso alla stagione, mentre Allegri esce da una delle due competizioni alle quali partecipa, oltretutto con la consapevolezza di non riuscire a completare l’organico, dal momento che né Elliott, né Red Bird sembrano disposti a rischiare altri soldi (chi li ha) a gennaio", ha proseguito.
Infine, una battuta sull'arbitro Guida: "Guida, che è internazionale, ha arbitrato all’europea - diciamo così -, ovvero fischiando pochissimo: ha trascurato alcuni contatti e le cadute accentuate e insomma il gioco è risultato più fluido e piacevole. Nei primi quaranta minuti ci sono state undici brevi interruzioni. Non tutti i direttori di gara sono in grado di fischiare solo se necessario".











