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Genoa, Blessin: "Mie parole dopo Perugia riportate male. Ho sentito la fiducia della società"

Genoa, Blessin: "Mie parole dopo Perugia riportate male. Ho sentito la fiducia della società"TUTTO mercato WEB
sabato 3 dicembre 2022, 19:04Serie B
di Andrea Piras
fonte Dal centro sportivo "Gianluca Signorini", Genova

Il Genoa si prepara ad un ciclo di tre partite in una settimana. Si parte domani dal Cittadella. In vista del match del "Ferraris", il tecnico rossoblu Alexander Blessin ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo "Gianluca Signorini" di Pegli.

TMW - Le chiedo subito che settimana è stata e che risposte si attende dalla squadra domani?
"Il problema è che la settimana scorsa nel dopo partita ho usato un termine in italiano riportato male dai giornali. E' stato chiaramente un errore mio, devo fare attenzione a quello che dico ma anche voi non dovevate attaccarvi a quella parola. Se mi conoscete non sono un allenatore che critica i ragazzi. Quello che non accetto è quando sento dire che non c'è rapporto fra squadra o allenatore o che si è rotto qualcosa. A me piace lavorare con questi ragazzi. Ho detto che si è perso un pallone come dei dilettanti ma ciò non significa che i ragazzi sono dei dilettanti, attenzione. Voglio sforzarmi a parlare in italiano ma se le mie parole vengono riportate in una certa maniera dovrò riparlare in tedesco. Adoro, mi fa molto piacere con i ragazzi. I risultati non sono arrivati, la responsabilità è mia e su questo sono d'accordo. Ci sono pressioni quando i risultati non arrivano ma non c'è nessun rapporto rotto con i ragazzi, abbiamo lavorato duro con i ragazzi, abbiamo messo le carte in tavola. Ma non accetto che qualcuno cerca di creare disordine nel gruppo intatto che abbiamo, questo mi fa arrabbiare. E' un discorso più per voi non per la squadra. E' il contrario. Con questa dichiarazione, con quella che si è scritto, il rapporto si è ancora più stretto. Chiaramente dobbiamo dimostrarlo in campo. Ho tanta fiducia nella squadra, credo nel gruppo e in me".

Che Cittadella si aspetta?
"Io non penso che la struttura del Cittadella cambi. Giocherà col rombo, ha due attaccanti infortunati ma non penso che la struttura cambi. Giocherà col 4-3-1-2, ci daranno poca possibilità di pressarli alti. Lavoreranno tanto sui lanci lunghi. Abbiamo fiducia in noi stessi, hanno dichiarato di voler vincere contro di noi, ben venga e vediamo cosa succede".

In Italia c'è un proverbio che recita: "non tutto il male viene per nuocere".
"Per me il discorso è chiuso. Ho parlato con i ragazzi. Se qualcuno vuole vedere le cose male...Voglio chiudere questo discorso, concentrazione sulla partita di domani dove vogliamo raccogliere un risultato positivo".

Farà dei cambi in vista delle tre gare di fila?
"Ho letto oggi che abbiamo dei colpevoli nella nostra squadra di questo periodo: assolutamente no. Ho letto che Coda non gioca, che è lui il colpevole degli ultimi risultati. Assolutamente no. Ha giocato tutte le 14 partite e può darsi giochi domani. Non punterò mai il dito sui miei giocatori, la responsabilità è mia se non arrivano i risultati. Se ci saranno dei cambi domani, sarà una mia decisione perché cerco di mettere i più forti in campo".

Il rapporto con la società: che segnali ha avuto dai dirigenti?
"Ho sentito la fiducia della società che forse tanti altri non si aspettavano, e forse non è neanche scontato. Sono decisioni prese dalla società, io accetterò tutto. Mi sto concentrando solo su cose su cui posso influire e questa è la partita di domani. E' chiaro che è stato molto vivace questo discorso. Ma io ho parlato con Wander e Spors e ho sentito la fiducia. Chiaramente il calcio dipende dai risultati. E' chiaro che ci metto sempre la faccia, non mi arrenderò mai e darò il massimo per uscire da questa situazione".

E' corretto dire che quel gol contro il Brescia ha fatto perdere un po' di fiducia alla squadra?
"C'è stata una situazione simile contro il Parma. Certo che fa male subire gol all'ultimo minuto, a maggior ragione quando vale un punto anziché tre. E' chiaro che poi questo rimane nella testa perché è normale, ma ci siamo portati in questa situazione e spetta a noi uscirne".

In settimana si è detto che il Genoa è uno squadrone. E poi gli allenatori avversari dicono, come oggi, che giocheranno sui difetti del Genoa. Lei vede tanti difetti in questo Genoa?
"Come ho detto all'inizio, abbiamo le qualità e siamo una buona squadra. Però soltanto in combinazione con la mentalità giusta. Se siamo in grado di combinare entrambe le cose, siamo una squadra forte. Se pensiamo solo a giocare a calcio, facciamo fatica perché il campionato è equilibrato. Poi è chiaro che l'allenatore cerca di dare pressione sull'avversario per ottenere un risultato positivo. Poi tocca a voi vedere se è proprio così o no".

L'accusa principale che arriva dal pubblico del Genoa è che la squadra gioca in un imbuto e giocate poco sulle fasce laterali.
"Non so se è proprio così, si è visto anche all'inizio della stagione. Chiaramanete le altre squadre cercano di chiudere di più le vie centrali. Basta vedere anche ai Mondiali, quando l'avversario attende basso e chiude le squadre fanno fatica. Ci vuole qualità tecnica, pazienza, sfruttare le occasioni da gol, essere più cinici e più cattivi. Questo è il discorso principale. Bisogna poi anche imparare dalle ultime tre partite, adattarsi, forse a cambiare qualcosa noi. Lo abbiamo provato in settimana e vediamo cosa ne uscirà fuori".

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