Benedetti: "Casarano e Ravenna non sorprendono. Girone C, non sottovalutate il Catania"

Ospite delle frequenze di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C', Simone Benedetti, ex difensore della Lucchese attualmente svincolato, ha parlato dei temi più importanti del campionato:

Simone, alcune squadre attese come Benevento, Salernitana, Arezzo e Vicenza si stanno confermando, ma ci sono anche sorprese come il Lecco nel Girone A, il Ravenna nel Girone B e il Casarano nel Girone C. Ti aspettavi questo tipo di equilibrio e sorprese nei vari gironi?
"Sì, assolutamente. Sono piazze con grande entusiasmo, penso proprio al Casarano e al Ravenna, che arrivano dalla Serie D e sembrano un po’ come l’Avellino quando è salito in B: hanno tanto entusiasmo e questo fa la differenza. Forse non ci si aspettava di vederle così in alto subito, ma sono realtà che negli ultimi anni hanno già fatto bene".

Nel girone A c’è anche l’Union Brescia, nata dalla trasformazione della Feralpi, che oggi è terza in classifica. Ti sorprende questa partenza positiva, considerando il percorso complicato della scorsa estate?
"Lo zoccolo duro della Feralpi è rimasto, ed era già una squadra abituata a lottare per le prime posizioni. Anzi, secondo me hanno pure migliorato l’organico con innesti importanti come Vido, Silvestri e Gori, giocatori che conoscono la Serie B. Quindi hanno reso ancora più solida una squadra già forte di suo".

Agli inizi della tua carriera sei passato dai settori giovanili di Torino e Inter. Che impressione ti ha fatto l’Inter Under 23 di Stefano Vecchi e cosa pensi in generale del progetto delle seconde squadre, arrivato ormai all’ottava stagione?
"La Juventus in questo progetto è stata un esempio, tanti giovani sono passati da lì. Rispetto a quando giocavamo noi in Primavera, oggi i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi subito con gli adulti. È un passaggio fondamentale per chi vuole arrivare a livelli alti: un’opportunità enorme rispetto al passato".

Hai vissuto anche l’esperienza di Avellino. Il Girone C è sempre particolare per ambiente e difficoltà: cosa serve per imporsi e chi vedi come favorita?
"Da calciatore ti dico che il girone C è il più bello. Amo giocare sotto pressione, in stadi pieni di passione. È un girone difficilissimo, puoi battere la prima e perdere subito dopo con l’ultima. La continuità è la cosa più importante. Oggi vedo una grande lotta tra Salernitana e Benevento, ma anche il Catania sarà protagonista.

A proposito di momenti difficili: la tua ultima esperienza è stata alla Lucchese, dove avete centrato un risultato importante sul campo nonostante i problemi societari. Oggi realtà come Rimini e Triestina partono con penalizzazioni pesanti ma stanno reagendo. In queste situazioni quanto conta il gruppo rispetto agli aspetti tecnici?
"Tantissimo. A Lucca è stato fondamentale essere un gruppo vero, sano. L’unico modo per andare avanti era concentrarsi sul campo, e il mister è stato bravo a tenerci uniti. Quando sono arrivato a gennaio alcuni pensavano di mollare, ma siamo rimasti compatti e abbiamo fatto qualcosa di straordinario. In situazioni come quelle del Rimini, solo se ti dai la mano con i compagni puoi provare a superare le difficoltà. Sai che magari non prenderai lo stipendio, ma se resti concentrato puoi farti notare e conquistare altre opportunità".