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Serie C, Filipponi: “Ravenna e Arezzo favorite, ma il mercato può cambiare tutto”

Serie C, Filipponi: “Ravenna e Arezzo favorite, ma il mercato può cambiare tutto”TUTTO mercato WEB
Daniel Uccellieri
Oggi alle 20:04Serie C
Daniel Uccellieri

Nel corso della diretta pomeridiana di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto Sergio Filipponi, direttore sportivo della Fermana

Direttore, sono arrivati nuovi deferimenti per Triestina e Siracusa. Che segnale è?
«È un segnale molto negativo e che purtroppo raccoglie tutta l’amarezza che c’è attorno al nostro movimento. Siamo ancora qui a commentare situazioni che, a livello professionistico, non dovrebbero più esistere. In certi casi non si tratta soltanto di difficoltà economiche, ma anche di negligenza: vedo che spesso non vengono nemmeno rispettate le modalità di pagamento e questo è ancora più grave».

«Si torna sempre allo stesso punto: servono controlli a monte. Una società che si iscrive a un campionato deve poter garantire una copertura economica per tutta la stagione. Poi è normale che attraverso botteghino, sponsor e valorizzazione dei calciatori si possa sistemare il resto, ma la base deve essere solida fin dall’inizio».

«La cosa che dispiace di più è che realtà come il Siracusa stanno anche facendo bene sul campo. Penso allo stato d’animo di allenatori, calciatori e dirigenti: è frustrante lavorare, vincere, costruire qualcosa e poi trovarsi a vivere queste situazioni. Non è giusto».

Passiamo all'analisi dei tre gironi, il Vicenza sembra lanciato verso la B. È d’accordo?
«Sì, e credo che vada detto chiaramente: quando sei primo non lo sei mai per caso. L’anno scorso hanno perso il campionato per una partita, quest’anno sono stati ancora più bravi perché hanno sfruttato una partenza non brillante di alcune rivali come Brescia e Cittadella. Hanno costruito un distacco importante e oggi sono la squadra da battere».

«Complimenti alla società, all’allenatore, al direttore e alla squadra: hanno creato un percorso molto solido. Chi punta a vincere non può permettersi di fare sconti, e il Vicenza sta dimostrando di avere questa mentalità».

Si aspettava il Ravenna campione d’inverno?
«Sinceramente no, perché pensavo che l’Arezzo potesse già essere in vetta. Ma oggi è evidente che Ravenna e Arezzo sono le due vere battistrada. L’Ascoli ha fatto vedere buone cose, ma paga una rosa non profondissima. E poi ci sono tante realtà interessanti – Pineto, Vis Pesaro, Guidonia, Carpi, Forlì, Ternana, Pianese – ma credo che il primato se lo giocheranno soprattutto Ravenna e Arezzo».

«Questo è probabilmente il girone più avvincente: equilibrio, valori tecnici diffusi e nessuna squadra davvero schiacciasassi».

Nel girone C invece c'è una vera e propria royal rumble in vetta
«Qui è difficile fare pronostici: Benevento, Catania e Salernitana sono tre corazzate, con strutture e ambizioni enormi. Ma voglio fare i complimenti anche a Casertana e Cosenza: essere lì in mezzo a questi colossi significa che hanno fatto un grandissimo lavoro. È un girone che ti obbliga a giocare sempre al massimo, ogni settimana. Non c’è mai una partita scontata».

Gli allenatori lo temono, i tifosi lo aspettano. Com’è il mercato di gennaio per un direttore?
«Io dico sempre una cosa: queste sono le regole e dobbiamo adeguarci. Lamentarsi fa solo perdere energie. La vera differenza la fa l’aspetto mentale: mantenere la squadra concentrata, affamata, sempre pronta a lottare sia che tu stia puntando alla promozione, sia che tu stia lottando per la salvezza. L’ambiente è fondamentale: sapere quando “carezzare” e quando “colpire” è decisivo. Non basta avere calciatori forti, perché tanti calciatori forti sono anche fragili. Se non li accompagni nei momenti di difficoltà, rischi di perderli».

Chi si muoverà di più?
«Mi aspetto molto dal Perugia, perché è una piazza che non può stare in zona playout. Nel Girone B vedo movimenti da Arezzo e Ascoli. Nel Girone A, pensando ai playoff, credo che Brescia e Cittadella interverranno».

In chiusura, come sta andando la sua nuova avventura con la Fermana?
«Con la Fermana siamo partiti con serenità, oggi siamo primi in classifica. Ci aspettano 14 partite bellissime. Non sarà facile, ma vogliamo giocarci tutto fino in fondo e provare a festeggiare il 26 aprile».

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