Alcione, Bonaiti: "Prima programmazione, poi sogno, ora obiettivo: per noi è la C"

La lotta alla Serie C, nel Girone A di Serie D, è ancora apertissima, ma l'Alcione sta facendo la voce grossa, con la vetta del raggruppamento detenuta praticamente da inizio campionato; la vittoria sul Chisola, nello scontro tra prima e seconda in graduatoria, è stata ulteriormente determinante. Del momento che si vive in Lombardia, quando al termine della regular season mancano ancora sette gare (otto per l'Alcione, che deve recuperare la gara contro il Gozzano), ne ha parlato in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, il mediano Stefano Bonaiti.

Lo scontro diretto è stato messo in banca, e con una gara in meno siete in vetta a +6 dal Chisola: è stata una gara spartiacque?
"Quella di domenica è stata una gara positiva, allungare, andare a +6 con una gara in meno dal secondo posto ci da un bel margine, e mette ancora di più tutto nelle nostre mani: questo per noi è un motivo di orgoglio e soddisfazione, ci siamo guadagnati sul campo questa possibilità. Non è stato però uno scontro spartiacque, il campionato è ancora lungo, anche se questo tipo di vittorie ti lasciano sensazioni molto positive e di consapevolezza per raggiungere il nostro obiettivo".

Che ormai è ampiamente dichiarato. La Serie C.
"Assolutamente, è proprio la promozione in Serie C il nostro obiettivo. Quando questo progetto è partito, la Serie C era una programmazione, poi lo scorso anno un sogno e adesso è divenuto l'obiettivo".

Cosa manca per raggiungerlo?
"Mancano gli ultimi sforzi, le ultime vittorie, che dobbiamo centrare quanto prima".

Alle porte la sfida contro la Lavagnese, in lotta per evitare l'Eccellenza. Come si affronta la partita?
"Quelle che arrivano dopo le vittorie sono partite sempre difficili, a maggior ragione quando si affronta una squadra in salute che lotta per un altro obiettivo importante, quello della permanenza in categoria. Arrivano da buoni risultati, contro di noi a maggior ragione vorranno fare bella figura, ma per noi è importante vincere per mettere un altro tassello al nostro mosaico: con lavoro e umiltà possiamo andare avanti, come abbiamo sempre fatto".

Non solo i risultati, anche le vostre prestazioni convincono. La "pancia piena" non sembra fare per voi.
"Avere la pancia piena ora sarebbe da stupidi, ma non fa parte del nostro Dna. Ci preoccupiamo solo di tenere alta la concentrazione".

Prima parlavi del progetto Alcione, che hai sposato sin dall'inizio: come ti senti cresciuto?
"Personalmente sono felice della scelta fatta tre anni fa, sto vedendo realizzati quelli che erano i miei obiettivi, in primis quello di approdare in un progetto che mi permettesse di raggiungere situazioni collettivi ma anche di migliorare dal punto di vista tecnico e tattico. Qui è un contesto in cui su punta a un'idea di gioco, si sviluppano concetti, si pensa al futuro: si lavora forte ogni giorno".