Fabio Lopez: "Ho allenato due anni in Arabia. Riduttivo dire che cresca solo nel calcio"

Fabio Lopez, tecnico che ha guidato l'Al-Ahli dal 2016 al 2018, si è espresso così ai microfoni di Radio FirenzeViola sulla crescita del movimento negli ultimi anni: "L'Arabia Saudita, anche quando c'ero io, aveva già giocatori che arrivavano da nazionali importanti. Magari non erano dei top player, ma calciatori che arrivavano da nazionali importanti in Arabia Saudita ci sono sempre stati. Penso che, dopo il Mondiale del Qatar, il baricentro mondiale del calcio si sta un po' spostando verso i paesi arabi".

Dove vuole arrivare l'Arabia Saudita?
"Ritengo che l'Arabia Saudita sia cresciuta non solo dal punto di vista dell'industria calcistica. Dal 2018 questo Paese ha fatto delle aperture importanti: prima le donne single non potevano neanche viaggiare per turismo... Stanno aprendo diverse industrie che si svilupperanno con il calcio e con l'aiuto del calcio, che porterà turisti importanti, attirati dai top player. Il business è un po' più grande, non è solo collegato al giocatore famoso. C'è stato anche un cambio di management nei club e infatti ora ci sono dei direttori sportivi stranieri nelle società, mentre prima erano locali o di origine araba comunque. L'operazione Ronaldo ha dato un segnale importante di quello che è l'Arabia Saudita, è stata un'apertura. Quando arrivano giocatori di primo livello serve cambiare la mentalità, sennò non vengono e per questo, ripeto, c'è stato anche un cambio di management importante. Il tutto è collegato al turismo e ad altri tipi di industrie dell'economia saudita".