Picchia arbitro in torneo giovanile, l'aggressore dovrà rispondere anche di rapina

Si aggrava la posizione del 45enne che lo scorso 8 giugno, al termine di una gara delle giovanili andata in scena ad Arezzo, rinchiuse negli spogliatoi e picchiò selvaggiamente l’arbitro 19enne. La partita, che vedeva in campo due squadre di Under 12, metteva di fronte l’Arezzo e la Vis Pesaro: a scatenare l’aggressione fu il padre di uno dei giocatori marchigiani per motivi legati all’assegnazione di un calcio di rigore.
L'uomo, già indagato per lesioni aggravate e sequestro di persona, potrebbe dover rispondere anche di rapina. Nel corso di una perquisizione nella casa del 45enne, che risulta residente proprio a Pesaro, disposta dalla pm Elisabetta Iannelli, i carabinieri hanno rinvenuto due orologi appartenenti al giovane direttore di gara, probabilmente sottratti mentre era tramortito dalle botte.
Trovate, come riporta il Corriere di Arezzo, anche le chiavi dello spogliatoio, dove l'aggressione è avvenuta a porte chiuse. L'episodio era scattato dopo un rigore assegnato nella finale del torneo "Mirco Poggini". Il 19enne, che ha riportato fratture a due costole, contusioni e ferite da morsi, con una prognosi di 40 giorni, mercoledì prossimo affronterà l'esame di maturità.
