Niente più "Santiago Bernabeu": il Real Madrid cambia nome allo stadio, colpa del marketing
Dopo mesi di intense ristrutturazioni e milioni di euro investiti per trasformare la sua casa in un complesso avveniristico, il Real Madrid ha ufficializzato un cambio storico: lo stadio si chiamerà semplicemente "Bernabéu". Via il nome "Santiago" che onorava l'iconico presidente scomparso nel 1978 e che aveva ribattezzato l'impianto nel 1955.
Questa mossa non è casuale, ma risponde a precise logiche commerciali. La stampa spagnola sottolinea che l'obiettivo del club è quello di "proiettare un'immagine moderna e internazionale", trasformando lo stadio in un "marchio a sé stante" capace di conquistare nuovi mercati globali. La nuova strategia è stata lanciata in grande stile: proprio questa domenica, il Bernabéu ospiterà la prima storica partita della NFL in Spagna (Miami Dolphins vs. Washington Commanders), con star internazionali come Daddy Yankee e Bizarrap che si esibiranno nell'intervallo.
Secondo gli specialisti di marketing sportivo, questo "riposizionamento del marchio" e il nome più breve servono a far competere il Bernabéu con i più grandi complessi di intrattenimento del mondo. Come spiegato da Anderson Nunes, ciò "conferma la tendenza degli stadi europei ad affermarsi in nuovi mercati", generando nuove e cruciali fonti di reddito.
I tifosi, tuttavia, mostrano opinioni contrastanti: sebbene alcuni apprezzino la modernizzazione, molti sono nostalgici. "Santiago è stato praticamente il fondatore. Trovo strano che si chiami solo Bernabéu", ha commentato un sostenitore, lamentando l'eliminazione del nome di chi ha fatto la storia del club.











