La storia Han Willhoft-King, via dal Man City per studiare a Oxford: "Il calcio mi annoia"
Nel mondo del calcio professionistico, dove ogni giovane sogna il grande salto, la storia di Han Willhoft-King rappresenta un’eccezione rara e affascinante. Il centrocampista inglese, considerato per anni uno dei talenti più brillanti del vivaio del Tottenham, ha deciso di abbandonare una carriera che sembrava già tracciata per dedicarsi agli studi, diventando studente di Giurisprudenza al prestigioso Brasenose College di Oxford.
Willhoft-King, classe 2006, è cresciuto negli Spurs fino a lavorare con la prima squadra, all'epoca guidata da Antonio Conte, ed è stato inserito dal Guardian tra i prospetti più promettenti del 2022. Poi gli infortuni e un crescente interesse accademico hanno cambiato la rotta. Dopo aver rifiutato il rinnovo del Tottenham, sembrava destinato agli Stati Uniti: aveva accettato la proposta della UCLA e perfino firmato con il Cincinnati 2 in MLS Next Pro. Ma quando è arrivata l’offerta del Manchester City, ha scelto di giocarsi l’ultima grande chance nel calcio professionistico.
Allenarsi con Guardiola e con campioni come De Bruyne e Haaland lo ha impressionato, ma allo stesso tempo gli ha fatto comprendere i limiti di un percorso che non lo soddisfaceva pienamente: “Mi annoiavo spesso. Sentivo di non essere stimolato, di sprecare tempo”, confessa oggi. Parallelamente, superava brillantemente i test d’ingresso universitari e a gennaio Oxford gli ha offerto un posto.
Così è arrivata la decisione più difficile: lasciare il calcio, nonostante un’altra proposta del City per il 2025/26. Una scelta dettata da una nuova visione del futuro: “Una carriera in League One o Championship dura 10-15 anni. Io volevo costruire qualcosa che durasse di più”. Willhoft-King ora studia, gioca per l’università e guarda avanti con entusiasmo. Una storia rara, forse unica, di coraggio e lucidità.











