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Il miglior spot contro la Superlega. Villarreal-Atalanta è la classe operaia che finisce in Paradiso

Il miglior spot contro la Superlega. Villarreal-Atalanta è la classe operaia che finisce in ParadisoTUTTO mercato WEB
mercoledì 15 settembre 2021, 08:40Il corsivo
di Andrea Losapio

Verrebbe da dire che il miglior spot contro la Superlega arriva da Vila-Real, città che non finirebbe nei radar dei giornalisti se non per l'edizione locale, nella Comunidad Valenciana, magari qualche furto e, nelle pagine nazionali, per delitti magari irrisolti. Perché i meno di 50 mila abitanti della città non sembrano avere altro che il futbol. Villarreal e Atalanta hanno giocato una partita gagliarda, senza speculare sul risultato, cercando di migliorarsi. Quel che è successo in campo si riflette e si amplifica con il pubblico al 75% dell'Estadio de la Ceramica, tanto bello nella sua parte delle tribune quanto inusuale quando giri l'angolo e sembra il campetto di periferia, con la vecchina che stende i panni laddove i tifosi ospiti entrano, sfociando in una sorta di piccionaia.

Villarreal contro Atalanta è la classe operaia che finisce in Paradiso. Il Villarreal con più storico nelle coppe europee, visto che da queste parti continuano a ricordare quel rigore di Riquelme contro l'Arsenal che poteva dare la prima straordinaria finale europea, incredibilmente quella di Champions League. Sarebbe stata tutta spagnola, contro il Barcellona, con magari un pezzetto d'Italia come Tacchinardi in campo. Invece si vive di ricordi, ma anche di gioie. Quindici anni dopo il Villarreal ha raggiunto la prima finale europea in Europa League, a Danzica, con i propri tifosi in tribuna a esultare per i rigori contro il Manchester United. Quante città di 50 mila abitanti possono fare lo stesso? Bergamo, con una provincia di oltre un milione di abitanti, non può farlo.

Perché il calcio, a queste latitudini e con l'idea di arrivare fino in fondo, può dare risalto anche a una città in mezzo a Valencia e Castellon, con due vie come centro storico (davvero due vie) e uno stadio che è un gioiellino quasi sovradimensionato. Il Villarreal potrebbe giocare mai la Superlega? Assolutamente no. Eppure c'è dentro, mani e piedi. Come l'Atalanta del resto, in un mondo regolato da questa o quella franchigia, dal bacino d'utenza, sarebbe ingiusta utopia. Quattro gol, uno spettacolo straordinario sugli spalti, un altro in campo dove vince chi fa un gol più dell'altro. Nello stesso girone gli Young Boys battono lo United, giusto per ricordare quanto è irregolare, almeno nel calcio, parlare di etichette. Segna Cristiano Ronaldo, ma Lingard - che probabilmente guadagna come tutti gli avversari gialloneri - sbaglia un ultimo retropassaggio. Le favole servono a questo.

D'altro canto la cartolina più bella, a parte l'incredibile arazzo che celebra l'Europa League in centro Vila-real - improponibilmente spartano, giusto due teloni in croce davanti al Palazzo del Comune, stridente la differenza della piazza con Valencia - è l'anziano tifoso amarillo, nel dopopartita, che si porta la mano destra alla bocca e dà un bacio. Un babà. "Que maravilla este partido". Come fare a dire di no?

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