La Fiorentina tocca il fondo e non sa più risalire: altro ko, ora Pioli rischia davvero il posto
“È il giorno peggiore della mia vita”, “No figliolo è il giorno peggiore della tua vita, finora”. Vogliamo utilizzare questa battuta dei Simpson per sdrammatizzare su una situazione da incubo che la Fiorentina sta vivendo ormai ogni weekend dall’inizio del campionato. Anche questa domenica, nonostante gli scossoni dei giorni scorsi abbiano portato all’addio dell’ormai ex disse Daniele Pradè, la squadra non ha avuto un briciolo di reazione ed è stata costretta a capitolare al Franchi contro il Lecce, bravo a colpirla a metà del primo tempo su un errore di Ndour in fase di costruzione e a difendere il vantaggio senza neanche poi sforzarsi troppo. Sei anni dopo, i salentini tornano a vincere nel capoluogo toscano (QUI le pagelle del match), facendo scoppiare la rabbia dei tifosi viola al triplice fischio che ha sancito la sesta sconfitta in dieci gare e un potenziale ultimo posto qualora il Genoa dovesse battere il Sassuolo.
Per ora la Fiorentina ha scelto la via del silenzio: nessuna conferenza stampa o dichiarazione dopo la partita e squadra in ritiro al Viola Park fino a nuova comunicazione. Nonostante Pioli al momento sia ancora l’allenatore in carica, la sua posizione resta più che mai traballante e tra qualche ora potrebbe arrivare la fatidica separazione, appena quattro mesi dopo il ritorno in pompa magna dall’Arabia Saudita. I rumors sul destino del tecnico si susseguono a più non posso ma limitandoci alla cronaca, ciò che è certo è che almeno fino a ieri la sua intenzione era quella di non dimettersi e di lasciare la scelta sull’eventuale licenziamento in mano al presidente Commisso, al direttore generale Ferrari e al direttore tecnico Goretti.
Come detto però a rendere questo pomeriggio come uno dei più neri nella storia recente della Fiorentina ci ha pensato la fortissima contestazione dei supporter gigliati ai danni della squadra. Se già da metà secondo tempo la Curva Fiesole - traslata in Ferrovia a causa dei lavori - ha iniziato una serie di cori contro giocatori (“tirate fuori le pa**e”, “se andiamo in B vi facciamo un c**o così”) e allenatore (“Pioli salta la panchina”), dopo la partita il cuore pulsante del tifo viola si è recato all’esterno della tribuna autorità continuando la furiosa contestazione a suon di fischi, urla e altri cori (QUI la news) che hanno dovuto portare anche all’intervento di diverse camionette della polizia.











