Croazia-Belgio, the last dance: per chi perde (ed esce) sarà una la fine di una generazione d'oro

Tutto o niente, in un match di pura passione. Indipendentemente dal risultato dell'Ahmad bin Ali Stadium, Croazia-Belgio segnerà la fine di un'epoca, un canto del cigno di due squadre che hanno dato spettacolo nelle ultime competizioni internazionali. Da una parte i vice-campioni del Mondo, dall'altra una generazione d'oro che alla fine dei conti non ha raccolto praticamente nulla.

Qualità e quantità, Martinez sfida Dalic

La qualità però non è mai stata messa in discussione. Kovacic-Modric-Brozovic a dettare i tempi a centrocampo per Dalic, la coppia De Bruyne-Hazard come punto di riferimento in fase offensiva per Roberto Martinez, orfano di un Lukaku tormentato dagli infortuni (il ct spera in un recupero last minute). Nomi e numeri, giocatori di caratura internazionale che hanno dato spettacolo negli anni ma che per motivi differenti hanno avuto un approccio tutt'altro positivo col Mondiale in qatariota. E se in casa croata il 4-1 al Canada ha spazzato via un bel po' di incertezze, i Red Devils possono accettare un solo risultato per poter passare al turno successivo.

Croazia-Belgio, The last dance

Dunque non ci sarà nessun allenamento di livello come ci si aspettava all'inizio del girone. Un punto di differenza - col Marocco a quota 3 per rovinare la festa ad entrambe - e una vittoria come conditio sine qua non per poter andare avanti. Il pareggio servirà soltanto a Perisic e compagni, anche se lo spauracchio Spagna pesa parecchio sul primo posto nel gruppo F. Se qualcuno stasera tornerà a casa avrà una sola certezza, quella della definitiva fine di una generazione. L'aritmetica però non condanna ancora nessuno: l'ultimo ballo potrà essere un mezzo capolavoro.