Abodi sugli stadi: "Non rischiamo di perdere Euro 2032. Non capisco neanche questo allarme"
"Ipotesi stage a febbraio? Penso proprio di sì, è interesse comune che gli azzurri vadano ai Mondiali". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e per i giovani, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sulla serata di ieri a San Siro che ha visto soccombere l'Italia contro la Norvegia. Un ko (1-4) che costringe ufficialmente gli azzurri ai playoff di marzo. "Sono convinto che si troverà un'intesa, a febbraio ci sarà questo stage. Gli altri lo fanno con un approccio diverso, noi invece abbiamo questa capacità di metterci i bastoni tra le ruote da soli", ha continuato Abodi.
Abodi tra i vari temi (leggi qui) si è soffermato anche sull'impiantistica: "Un miliardo e seicento milioni è stato investito in questi tre anni per le infrastrutture sociali e di base: vogliamo che sport sia per tutti, come da Costituzione. Siamo a un punto di svolta: è stata chiusa la stagione del prendere atto che gli stadi italiani non siano all'altezza di quelli internazionali. Il progetto che il governo ha messo in piedi riguarda 12 stadi, che stanno concorrendo per Euro 2032, c'è un commissario straordinario come Massimo Sessa. C'è un portafoglio finanziario configurato col ministro Giorgetti per il fondo equity.
Rischio di perdere Euro 2032? No, è un rischio che non si corre, non capisco neanche questo allarme, non rappresenta la realtà. Saremo pronti a settembre 2026. Tre stadi ci sono, due si aggiungeranno sulla base di una competizione tra tutti i candidati. Stiamo mettendo in campo un'operazione di sistema, ognuno sarà messo nella condizione di superare le pastoie della burocrazia e di avere supporti finanziati non a fondo perduto ma con investimenti che lo Stato farà in tutti progetti stadio".













