Anjorin: "Di Empoli mi hanno colpito il pane e la guida. Mi ispiro a Yaya Toure e De Bruyne"
Faustino Anjorin si è presentato nella giornata di oggi nelle vesti di nuovo calciatore dell'Empoli. Queste le dichiarazioni del centrocampista che i toscani hanno acquistato dal Chelsea: "Qualche settimana prima della chiusura del mercato ho avuto questa opportunità, quindi ho parlato con l'allenatore, con i direttori per capire le loro aspettative, ambizioni e aspirazioni. Era tutto perfetto tra ciò che volevo io e quel che volevano loro".
Com'è stato l'impatto con Empoli? Si può presentare come calciatore?
"Mi piace moltissimo Empoli e l'Italia, mi diverto moltissimo. Mi piace tanto il cibo, soprattutto il pane: non so cosa ci mettono dentro, ma è eccezionale! E pure la quantità di quanto ti danno: a me piace mangiare e qui è una cosa incredibile. Sono un giocatore che si muove a centrocampo, da una porta all'altra, mi piace creare occasioni con gli assist ma anche fare gol".
L'hanno paragonata a Loftus-Cheek, ci si rivede?
"Non mi piace essere paragonato a lui, mi considero una persona differente e separata".
Conosceva l'Empoli? Che immagine hanno del club a Londra?
"Ho parlato con Carlo Cudicini al Chelsea, era il responsabile dei prestiti che mi seguiva. Mi ha detto che saremmo cresciuti assieme, che avrei potuto rendere l'Empoli più forte e grande di prima".
Come si sta trovando?
"La città mi piace, ancora per me è un po' difficile interagire con le persone, però riesco a farlo, magari anche usando qualche gesto. Nei miei confronti sono tutti molto simpatici, mi trovo bene".
Che si aspetta dalla Serie A?
"Penso che tatticamente sia il miglior campionato al mondo, in generale comunque tra i primi cinque che ci sono. Voglio sfruttare al massimo questa opportunità e prendere tutta la parte tattica. Voglio completarmi".
Quali obiettivi ha per quest'anno?
"Sono stato molto sfortunato nella mia carriera con gli infortuni, la cosa che ho imparato non è avere un solo grande obiettivo da raggiungere, ma tanti più piccoli da provare a raggiungere quanto meno. Comunque, come obiettivo generale c'è quello di arrivare più in alto possibile in classifica, come obiettivo immediato c'è quello di essere sempre più forte, una settimana dopo l'altra arrivando a giocare bene per i 90 minuti".
Altre fonti di ispirazione oltre a Lampard?
"Un vero e proprio idolo per me è stato Yaya Toure, per le sue doti di difendere e attaccare. Per quanto riguarda giocatori di ora direi Kevin de Bruyne, veramente bravo nei passaggi che fa. Cerco di imitarlo sempre in campo".
Ha notato differenze tra Italia e Inghilterra nelle metodologie di lavoro?
"Qui l'allenamento mi è sembrato più fisico, ma ancora mi sono allenato poco e in questa settimana avrò modo di vedere meglio. So che ci sarà da correre tanto e questo è simile a come ci si allena in Inghilterra".
Cosa si aspetta D'Aversa da lei?
"Vuole che domini il centrocampo e che sia ovunque. Però potrei cambiare da gara a gara, a volte magari giocando più alto e altre giocando in mediana per controllare il tempo e provare a dominare la partita".
Ha visto qualche partita di questo Empoli?
"Sì, prima di venire ho visto qualcosa. Per esempio ho guardato la partita vinta contro la Roma, come giocava la squadra in attacco e in difesa. Lì mi sono convinto che avrei dovuto farne parte".
Cucina a parte, con la guida della macchina a sinistra come va?
"Non ero assolutamente abituato al modo di guidare in Italia, la gente va più veloce ed è spericolata. Però è tutto ok, mi sto divertendo, anche con il posto alla guida che è dall'altra parte!".