Bologna, Zortea: "Bello avere davanti giocatori di qualità. Il nuovo ruolo? Una sfida, mi completa"
Nadir Zortea, difensore del Bologna, parla ai microfoni di Dazn nel postpartita del pareggio per 1-1 contro la Lazio, valevole per la 14ª giornata di Serie A. L'esterno rossoblù commenta il suo nuovo ruolo da quarto di difesa, l'importanza di avere davanti giocatori esperti e la difficoltà di marcare Zaccagni.
Sei stato particolarmente spremuto oggi in campo, sia per il lavoro fisico che per il mister che nel primo tempo ti aveva lì e un po' di cose te le ha dette.
"Quando si gioca dal lato del mister è sempre... sei più concentrato, ti aiuta e ti dà una mano. Ho sentito le bellissime parole e sì, chiaramente lì c'è un lavoro da fare quando ti sposti a fare il quarto di difesa. Soprattutto perché vedi il campo in maniera diversa, il corpo deve essere messo in maniera diversa, le giocate sono diverse, la profondità è diversa. Quindi sì, ci vuole del tempo, ci vuole del lavoro, è quello che sto cercando di fare e soprattutto tanto video, perché giocando tante partite poi guardo molto video e gli altri terzini. C'è un grosso lavoro, però devo dire che è bello, è una sfida, mi piace, è sempre qualcosa che va in avanti, una progressione. Penso che questo mi completi ancora di più."
Avere davanti Orsolini e Bernardeschi, giocatori che magari l'anno scorso non avevi nessuno davanti perché facevi tutta la fascia. Quest'anno invece hai un punto di riferimento. Come cambia anche da quel lato?
"Sai che comunque hai davanti un giocatore di qualità e quindi tante volte quando esci sai che alla peggio la dai a loro e loro la sistemano, la proteggono. Questo sicuramente ti dà grande sicurezza durante la partita. Poi l'altra cosa che hanno i nostri esterni sono i tempi, ti premiano col tempo giusto, si lavora benissimo, arrivi parecchie volte a crossare. Sono giocatori di qualità, vedono prima l'azione come va e quindi sanno sempre darti la soluzione. Cerco anche a volte di andare dentro il campo, di lasciare gli spazi a loro, di creare gioco, di fare tanto, cosa che facevo io l'anno scorso perché ero quello che prendeva la palla più avanti, cercavo di creare qualcosa. Mi metto nei panni di questo nuovo ruolo e capisco anche che a volte sono loro che devono decidere le partite. All'inizio forse questo magari è stata una cosa che mi ha un po' penalizzato perché ha rallentato un pochino la mia crescita, però sono giocatori forti quindi è bellissimo dargli la palla e vedere quello che fanno."
Mi ricordo una chiacchiera che avevamo fatto in un post partita dopo il Cagliari lo scorso anno, quando hai fatto gol, giocavi davanti a Zappa. Mi hai detto: per mettere in difficoltà l'avversario ho pensato come difende un difensore a 4, perché io comunque quello più o meno lo sapevo fare. Non è che hai pensato a quello che facevi tu lo scorso anno alto a Cagliari per difendere su Zaccagni? Perché non hai avuto un cliente semplice questa sera.
"Sicuramente ho cercato di farlo correre anche all'indietro, perché è un attaccante e quindi magari ti segue due volte, tre, poi la quarta ti molla, la quinta ti risegue, la sesta ti rimolla. Cercavo di capire anche un po' quando lui non mi guardava o cambiavo un po' il ritmo della corsa per mimetizzarmi un pochino. Però poi nel secondo tempo mi sono concentrato prevalentemente a stare in marcatura su di lui, a non fargli fare questo controllo dentro al campo che ha, che è di livello veramente alto. Il bello di questo ruolo è che c'è anche questa fase difensiva da curare, quindi è divertente."











