Capello, siluro a Spalletti: "Una volta quando facevi male andavi a casa, ora invece..."

"Pare l'Europeo". Non potrebbe essere più eloquente Fabio Capello, storico ex allenatore di Milan e Real Madrid, al pensiero di un'Italia disastrosa come quella vista a Oslo contro la Norvegia nel debutto dell'Italia nel Gruppo I per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport l'attuale opinionista di Sky Sport ha analizzato anche il rischio di una Nazionale che mancherebbe la terza edizione di fila alla Coppa del Mondo: "Sarebbe un nuovo record. Ma non ci voglio nemmeno pensare a un altro Mondiale senza azzurri. E per giunta dopo un Europeo che definire sotto tono è un eufemismo".
Il CT Luciano Spalletti è in crisi e in bilico, più tendente al precipizio verso l'esonero dopo le critiche ricevute post-Norvegia: "Credo sia normale considerarlo almeno in una posizione difficile. Una volta in Italia, quando facevi male una grande competizione, che fosse il Mondiale o l’Europeo, andavi a casa. Ora, invece, nessuno dà più le dimissioni".
Su cosa non sia andato per il verso giusto nella disfatta con la Norvegia invece: "Io sono solito ripetere che dalla Serie C alla B ci sono due gradini, dalla B alla A quattro e dalla A alla Nazionale addirittura sei. La maglia azzurra è diversa da quella di un club. Dà una certa responsabilità, perché rappresenti un intero Paese. E invece io ho visto una squadra senza senso di appartenenza, senza amor proprio. Non so se i nostri giocatori sentano o meno l’orgoglio nazionale, ma di sicuro non riescono a metterlo bene in campo".
