De Bruyne al Napoli, l'ex Shakhtar Nicolini: "Che colpo, ma gli affiancherei Sudakov"

L'ex dirigente dello Shakhtar Donetsk, Carlo Nicolini, nel corso dell'intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb.com ha parlato dell'arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli e della possibile convivenza del belga con un altro fantasista accostato a lungo agli azzurri, l'ucraino Sudakov.
L'arrivo di De Bruyne al Napoli esclude Sudakov, oppure li vedrebbe convivere bene assieme?
"Per me possono convivere tranquillamente assieme in campo. Sia se schierati titolari contemporaneamente, sia nell'ottica, per il Napoli, di avere una rosa più profonda. Bel colpo De Bruyne in termini di leadership, tecnica, esperienza, che sono superiori. Qualche dubbio lo abbiamo tutti sul fatto che possa garantire tutte le partite nelle tre competizioni, quindi forse sarebbe anche consigliabile per il Napoli affiancargli giocatori giovani, anche se Sudakov ha già una certa esperienza internazionale importante. Quest'anno c'era solo il campionato, l'anno prossimo no: io credo che in quel ruolo il mercato del Napoli non sia finito con De Bruyne".
In questo valzer di panchine, come cambia la gerarchia delle prime della classe?
"Difficile rispondere, dopo i cambi, bisogna capire che mercato ci sarà. Tanti cambi sono stati fatti secondo me non con una grande programmazione dietro, ma per delle situazioni che sono venute a crearsi. Allegri per esempio porta a pensare che il Milan possa rialzarsi, ma bisogna vedere appunto chi gli prenderanno per formare la rosa. L'Inter è stata magari spiazzata ed ha ripiegato su Chivu, la Roma ha preso un grande nome come Gasperini, che bisognerà vedere come si sposerà con la piazza. Vedo tante incognite, vedremo chi lavorerà meglio con le rispettive società".
Visti i tanti cambi, un ritorno in Italia la stimolerebbe, nel caso in cui qualcuno la chiamasse?
"Sicuramente lo prenderei in considerazione. Devo anche dire che, nonostante il mio curriculum, ho ricevuto chiamate interessanti soprattutto dall'estero ed ora mi sono aperto a lavorare ancora fuori, dove sono altamente considerato. Mi sembra un po' strano a dire il vero, ma devo dire che a questo punto vedo difficile questo incastro con qualche club italiano".
