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Dortmund-City 1-2, le pagelle: Foden trascina Guardiola, ma il migliore è Bellingham

Dortmund-City 1-2, le pagelle: Foden trascina Guardiola, ma il migliore è BellinghamTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 15 aprile 2021, 06:38Serie A
di Ivan Cardia

BORUSSIA DORTMUND-MANCHESTER CITY 1-2 (1-2 all’andata)
(15’ Bellingham; 55’ Mahrez, 75’ Foden)

BORUSSIA DORTMUND

Hitz 5 - Buone parate, alcune belle uscite, indovina ma non respinge il rigore di Mahrez. E poi ha delle responsabilità sulla rete di Foden che è una sentenza definitiva per i suoi. Non è un portiere da quarti di finale di Champions e si sapeva.

Morey 5,5 - Da quelle parti il City affonda. Nel primo tempo fa un regalo a De Bruyne: lo salva solo la traversa. (Dall’81’ Tigges s.v.).

Akanji 5,5 - Che fatica difendere senza riferimenti. Parecchie sbavature.

Hummels 6,5 - Leader esperto di una banda di giovanissimi, non usa le buone maniere. E nel secondo tempo sfiora la rete.

Guerreiro 5 - Troppo poco per uno con la sua esperienza internazionale e la sua classe, in fase di spinta. Dietro soffre ma si sa.

Can 4,5 - Sfortunato ma anche goffo, rovina la serata magica dei suoi con il rigore del pareggio.

Dahoud 6 - Prezioso ai limiti del lezioso, c’è nell’azione dell’1-0 e poi è pericoloso anche in altre occasioni. Più fatica, ma sono le sue caratteristiche, in fase di non possesso. (Dal 76’ Hazard s.v.).

Bellingham 7,5 - Sembra normale che sia un titolare fisso, ma è del 2003. Ha qualche sassolino nella scarpa dopo il gol annullato all’andata. Se lo toglie dopo un quarto d’ora, gonfiando il sette alla sinistra di Ederson. Poi salva il risultato evitando un gol già fatto. Sentiva la partita. Impressionante, anche se non basta. (Dall’81’ Brandt s.v.).

Knauff 5 - Altro giro, altro ragazzino. Con lo Stoccarda ha trovato la prima gioia in Bundes: il talento c’è, oggi però i palloni toccati son stati davvero pochissimi. Quasi mai nel vivo dell’azione. (Dal 68’ Reyna 5,5 - Non incide).

Haaland 5,5 - Terminator si è inceppato. Prezioso sul gol di Bellingham, poi sparisce. Saluta la Champions a secco nei quarti: anche lui deve mangiarne di pane tosto.

Reus 5,5 - Un altro da cui qualcosa in più sarebbe lecito attendersela. Aiuta in fase difensiva e qualche intuizione la regala. Ma si può fare di più.

Terzic 5,5 - Esce perché la sua squadra è meno forte e lui è meno esperto di un certo Guardiola. Non è mica un delitto. Il vantaggio all’intervallo è illusorio: nel primo tempo era stato il City a macinare gioco. Cambiare prima si poteva.

MANCHESTER CITY

Ederson 6,5 - Più con i piedi che con le mani: ci sa fare, pur con qualche rischio. Poco può sul gol di Bellingham.

Walker 6 - Il terzino più “classico” nel ben poco canonico giro di Pep. Qualche affanno, discreta spinta.

Stones 5,5 - Morbido su Haaland, fin troppo, nell’azione che porta al vantaggio giallonero. Poi altre difficoltà qui e lì sul terminator norvegese, infine contenuto.

Dias 6,5 - La sua assenza è pesata come un macigno col Leeds. Con lui si sta davvero tranquilli.

Zinchenko 6,5 - Partecipa alla manovra, spinge, si confonde con KdB come al solito. Dalle sue parti affonda Bellingham quando passa, molto meno Knauff.

De Bruyne 7 - Fresco di rinnovo, in questo momento è con buone probabilità il miglior giocatore al mondo e giocherà per la prima volta in carriera la semifinale di Champions. Traversa nel primo tempo, tante idee sparse per tutta la partita. Il cervello del City.

Rodri 7 - Prezioso, il ragazzo qui sopra disegna calcio, lui tesse la tela attorno alla quale si dipana il gioco della squadra. Sfiora anche il gol

Gundogan 6,5 - Contro il suo passato, forse un po’ nervoso e per fortuna non c’era il pubblico. Sempre presente in manovra, meno ficcante che in altre occasioni.

Mahrez 7 - Freddo come non sempre è stato in carriera, sigla dal dischetto la rete che vale la semifinale. Nel primo tempo era già andato vicino al gol. (Dall’88’ Sterling s.v.).

Silva 6 - Divide con De Bruyne i panni di che deve gestire il centravanti di Guardiola, cioè lo spazio. Lo fa soprattutto allargandosi sulla destra, non sempre pungente.

Foden 7 - La decide lui. E l’abbraccio di Pep dice tantissimo su quanto creda in questo ragazzo. Tante belle cose, alla fine conta chi ti porta avanti ed è questo ragazzo del 2000.

Guardiola 7 - La sua squadra ha un unico vero limite: sa di essere bellissima e troppo spesso sfiora il narcisismo. Gioca un gran calcio, segna appena due gol. Il Borussia perdona, il PSG chissà. Intanto porta a casa la prima semifinale di Champions da quando è in Inghilterra: è il suo posto, la stranezza era non averlo lì da un lustro.

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