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Jorge Andrade: "L'Inter può battere il Porto. Pepe è il difensore più forte di sempre"

ESCLUSIVA TMW - Jorge Andrade: "L'Inter può battere il Porto. Pepe è il difensore più forte di sempre"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 22 febbraio 2023, 07:30Serie A
di Ivan Cardia

In Italia, Jorge Andrade è passato come una meteora, maledetta sfortuna. Oggi apprezzato commentatore sportivo in Portogallo, l'ex difensore, arrivato alla Juventus nel 2007, ha vissuto in bianconero due anni caratterizzati soprattutto dai problemi al ginocchio che lo costrinsero al ritiro. Del nostro Paese, però, conserva comunque un ricordo più che positivo: "Bellissimo, ho ricordi fantastici - ricorda a TMW - due anni vissuti con persone fantastiche, tanti campioni: dispiace non aver potuto giocare, ma la Juve è una famiglia. E quella gente è nel mio cuore".

Adesso che fa? Aveva pensato a una carriera da allenatore…
"Per ora è un discorso messo da parte, ho preso il patentino UEFA Pro ma al momento non sto allenando. Poi in futuro non si sa mai, se ci sarà qualche opportunità la valuterò".

Torniamo alla Juve, la segue sempre?
"Sempre, quando c'era Ronaldo la seguivo ancora di più. Ma per esempio Chiellini per me era un fratello. Di recente sono stato a Roma per la partita della Pace, ho rivisto Iaquinta, Buffon: è stata una bella giornata, a maggior ragione per me che ho smesso di giocare 14 anni fa per il ginocchio, tornare in campo con tanti miei ex compagni è stato bellissimo".

Che idea si è fatto dei bianconeri di oggi?
"Hanno tanti campioni. Il problema, tanto l'anno scorso quanto quest'anno, è che questa Juve non convince fino in fondo: adesso ha migliorato un po' il rendimento ma la vedo faticare sempre".

Può vincere l'Europa League?
"L'Europa League può essere una soluzione per questa Juve per arrivare in Champions. L'allenatore c'è, perché Allegri è bravissimo, speriamo che possa arrivarci. Fino alla fine, come si dice, la Juve è sempre grande".

Questa sera Inter-Porto. Lei conosce benissimo i Dragoes, con cui tra l'altro ha conquistato la nazionale. Che partita si aspetta?
"Chi non conosce il Porto, conosce Sergio Conceiçao: ha mantenuto le qualità che aveva da giocatore, è sempre cattivo, concentrato, cerca il risultato. È il cervello della squadra: magari non ci sono grandissimi giocatori, ma la squadra è bella da vedere perché i giocatori fanno quello che dice lui. Non è forte come l'Inter: secondo me adesso i nerazzurri sono favoriti".

La maggiore esperienza europea del Porto non può essere un vantaggio?

"Questo sì, il Porto sembra sempre una squadra piccola perché viene dal Portogallo ma non è vero: ha una storia importante in Europa ed è la squadra con più presenze in Champions. Non sarà facile per l'Inter, anche se come detto penso sia più forte del Porto".

Quali sono i punti di forza dei lusitani?
"In difesa è una squadra fortissima, oltre alla coppia centrale stanno facendo benissimo anche i terzini. E Diogo Costa è un portiere molto forte, a livello difensivo è una squadra che sta bene. Davanti ha buoni giocatori, gente come Galeno e Taremi che fa gol: è una squadra difficile da affrontare".

Da ex compagno di Nazionale, si aspettava che Conceiçao diventasse un allenatore così importante?
"No, nessuno poteva saperlo. Quando ha iniziato come allenatore ha avuto qualche difficoltà, è partito dal basso e ha tanti meriti nel suo percorso. È al Porto da tanto tempo, adesso può andare ovunque, in Italia o in Spagna: è già andato in Francia ai tempi del Nantes, parla bene qualsiasi lingua. È un allenatore moderno, cattivo, impegnato ma sempre tranquillo".

Dragao o San Siro?
"Ogni stadio ha la sua forza, io penso che quello che può fare la differenza è l'approccio dell'Inter, che sta facendo benissimo in stagione. Ma può essere una sfida molto equilibrata".

Pepe compirà 40 anni tra pochi giorni. Sorprendente che giochi ancora a questi livelli.
"Io ho giocato da difensore centrale: per me, Pepe è il migliore della storia. Non mi sorprende che sia arrivato così avanti a questi livelli. Ha il fisico di un ragazzino di vent'anni. In Italia avete avuto Costacurta, Maldini, Nesta: per me Pepe è meglio di tutti. Corre più di tutti, per me è il migliore di sempre".

In Italia ci godiamo un portoghese come Rafael Leao…
"Io lo conosco da quando era bambino, ha questo modo tranquillo di stare in campo, ma quando prende palla diventa un leone. Se la testa sta bene, può vincere il Pallone d'Oro: è troppo forte".

Che gli consiglia di fare, ancora Milan o un top club europeo?
"Lui al Milan è felice, bisogna vedere se arriva qualche offerta irrinunciabile… Però al momento credo sia contento di essere al Milan e a Milano".

A proposito di Portogallo, seguite con grande interesse la Roma di Mourinho e Tiago Pinto?
"Qui tutto si ferma quando si parla di Mourinho, è un idolo ed è l'allenatore portoghese più grande di sempre. Ha vinto la Conference, ha dato alla Roma un titolo, è un tecnico perfetto: sta facendo bene, sta portando la squadra in Champions. Non dimentico Rui Patricio, un altro idolo per noi. Tiago sta facendo quello che doveva fare: ha preso un grande allenatore e adesso speriamo che possano fare sempre di più".

Dispiaciuto che Mourinho abbia rifiutato la panchina del Portogallo?
"Quel posto è sempre lì per lui. Sa che quando avrà voglia potrà andarci, tutti i portoghesi lo aspettano, è il nostro idolo. Nel frattempo però è arrivato un ottimo tecnico come Roberto Martinez".

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