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Salernitana, Iervolino: "Esordio in A dedicato a mio padre"

ESCLUSIVA TMW - Salernitana, Iervolino: "Esordio in A dedicato a mio padre"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 7 giugno 2023, 19:15Serie A
di Luca Esposito

L'esordio in serie A ancora giovanissimo, un quarto d'ora di grande qualità coinciso con il gol della vittoria segnato dalla Salernitana. Essere il nipote del presidente può dare spazio a tante polemiche e chiacchiere, in realtà Antonio Pio Iervolino ha conquistato la fiducia di Sousa e del club a suon di allenamenti e prestazioni con la maglia della Primavera. Ha dedicato l'emozione della "prima" al padre Angelo, prematuramente scomparso, e a una famiglia unita e che si è stretta attorno a lui in quei giorni così drammatici. Bella e romantica la decisione di Danilo Iervolino, patron della Salernitana, di tesserarlo "perchè abbiamo sofferto tanto, in questo modo ce l'ho vicino a me e possiamo seguire il suo percorso di crescita. E poi è anche un valido calciatore". La redazione di Tuttomercatoweb ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva, ecco le sue dichiarazioni:

Partiamo da quegli ultimi 15 minuti di Salernitana-Udinese...

"Devo essere sincero: mi aspettavo di esordire. Mi sono allenato tutto l'anno con la prima squadra, sono stato spesso inserito nell'elenco dei convocati e il mister mi ha sempre detto di tenermi pronto, di lavorare al massimo e di mangiare bene. Per fortuna ci siamo salvati con tre giornate d'anticipo ed ero convinto che qualche minuto lo avrei fatto. Non pensavo sarebbe accaduto già alla penultima, ovviamente è stata una soddisfazione importante".

Cosa ha provato in quei momenti prima dell'ingresso in campo?

"Appena la curva mi ha applaudito mi sono emozionato, in tribuna c'era tutta la mia famiglia ed erano quasi più felici di me. Io non potevo permettermi di farmi prendere dall'ansia, era un'occasione importante che volevo sfruttare al massimo. Non ho pensato a niente, mi sono goduto appieno quei dieci minuti. Mia madre non si sarebbe mai aspettata potessi esordire così presto in A. L'Arechi dà una carica fortissima, non è una cosa che si può spiegare a parole. Vedere 28mila persone che mi hanno sostenuto, al pari dei miei compagni, è stato fantastico. Ricordo l'abbraccio con Kastanos, Mazzocchi e Bronn, oltre che quello di Maggiore che era a bordo campo con me. Fantastico".

Essere il nipote del presidente poteva dare spazio a qualche illazione...

"Io ci tengo a dimostrare il mio valore. Ci sarà sempre qualcuno che avrà da dire su questa cosa, io invece sono entrato a mille per far vedere che posso dare una mano e che voglio guadagnarmi spazio per meriti e non per altre situazioni. Credo di aver giocato abbastanza bene in quel quarto d'ora".

Dedica ovviamente a mamma e a suo padre purtroppo scomparso prematuramente...

"Certo, la dedica è per mio padre. Era un grande appassionato di calcio, ma ha non mi ha fatto mai mancare nulla e lo ringrazio. Mamma mi ha sempre sostenuto, sin da quando ero piccolo. Mi ha lasciato fare da solo, senza pressarmi. La sua discrezione mi ha responsabilizzato, è riuscita ad essere una persona presente nel modo giusto. Nel video che hanno pubblicato sui social si vede il nostro abbraccio post partita ma anche mia sorella che piange".

Che ha detto invece suo zio, il presidente?

"Era contento, il suo è stato un commento calcistico. Mi ha detto che ero entrato bene, che gli era piaciuta la grinta che avevo dimostrato e che l'approccio alla partita era stato di quelli giusti. Nei suoi occhi leggevo tanta felicità".

Differenze tra Nicola e Sousa?

"Nicola era un allenatore molto carismatico, mi ha aiutato sul piano caratteriale. Sousa invece mi ha fatto crescere dal punto di vista calcistico, mi ha dato consigli su tante cose soffermandosi finanche sulla posizione del corpo. Lo ringrazio, è stato veramente importante per me".

Un commento sulla festa che i suoi amici le hanno riservato quando è tornato a casa...
"Eravamo in macchina e facevamo giri infiniti e apparentemente a vuoto, mi stavo quasi innervosendo. In realtà mi hanno preparato una bellissima festa a sorpresa, li ringrazio. Molte volte non andavano a Napoli a vedere la loro squadra del cuore sperando nel mio esordio. Finalmente il sogno si è realizzato".

Quale sarà il suo futuro?

"Farò il ritiro con la Salernitana e spero di potermi conquistare un po' di spazio nelle amichevoli. Mi piacerebbe tanto mantenere la categoria, ma so che la politica dei piccoli passi è sempre vincente. Se dovessi andare altrove un anno per fare esperienza, anche in categorie inferiori, non ci sarebbero problemi".

Infine una battuta sulla formazione Primavera, retrocessa sul campo e di cui lei ha fatto parte per tutta la stagione...

"Dispiace per l'epilogo. Ho saltato le ultime 2-3 partite ma ho seguito a distanza i miei compagni e so che il 3-0 nella sfida d'andata playout contro la Reggina ha complicato irrimediabilmente i piani. A un certo punto della stagione avevamo raggiunto una posizione di classifica tranquilla e mancava soltanto un punto per la salvezza diretta, forse abbiamo abbassato la guardia e perso le motivazioni necessarie. Vi posso assicurare che la squadra era forte, di gran lunga superiore ad alcune delle avversarie che ci hanno battuto nel rush finale".

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