Fiorentina, Angeloni: "Galloppa ha dimostrato di poter stare con i grandi. È stato apprezzato"
Valentino Angeloni, responsabile del settore giovanile della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di TMW a margine della XVI edizione del Premio Sportivo Nazionale "La Clessidra", presso il Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, città in provincia di Arezzo, parlando così di Daniele Galloppa: "È con noi da tantissimi anni, è partito dall'U16, ha fatto l'U17 con ottimi risultati, ora è al terzo anno in Primavera, ha vinto una Coppa Italia e ha fatto una finale Scudetto. Al di là di questo però poi la vittoria è quando arrivano i ragazzi in prima squadra e lui ne ha allenati tanti. Ha avuto questa opportunità, questa soddisfazione e questa disponibilità da parte della prima squadra in un momento difficile. Ha reso qualcosa di difficile più facile, ha dimostrato qualità, perché le ha, e di poter stare con i grandi. Il suo lavoro è stato apprezzato e questo per noi è molto importante. Il lavoro del settore giovanile è formare anche altre figure che crescono con noi e lui è una di queste. È una soddisfazione grande, un attestato di stima e fiducia".
È piaciuto anche per i toni che ha usato in conferenza stampa.
"È un aspetto molto importante, è piaciuto a tutti. È un ragazzo giovane e perbene, che ha sofferto tanto perché si è rotto 4 crociati, è da record. È un infortunio pesante, ora è migliorato tanto in campo e fuori. L'intervista che ha citato è un segno tangibile della sua crescita. È piaciuto per la sua semplicità, trasparenza e per le sue qualità umane e questo è ciò che a tutti noi rimane, insieme alle qualità di campo".
Cosa dobbiamo aspettarci da lei invece?
"Io sono l'apice del settore giovanile, ma insieme a me ci sono tutti gli allenatori e Maurizio Niccolini, che lavora da anni. La fotografia è il Viola Park, che il presidente e la famiglia Commisso ci hanno regalato, Firenze deve essere orgogliosa di avere un presidente così. Ci aspettiamo di continuare ad avere calciatori per la prima squadra, è molto difficile, ma ne abbiamo tanti anche nelle categorie inferiori e in quelle più giovani. Il lavoro è questo".











