Fiorentina, l'ex Mutu: "Gudmundsson deve sentirsi libero di giocare. Kean? Serve continuità"

L’ex attaccante della Fiorentina, Adrian Mutu, ha parlato della stagione dei viola in una lunga intervista al Corriere dello Sport, ribadendo come il calcio sia fatto di cicli e momenti delicati. Per il Fenomeno, come lo chiamano i tifosi, la squadra ha talento, ma serve ritrovare sicurezza e continuità per ottenere risultati. "Il calcio è un insieme di cicli e di equilibri che a volte si spezzano per poco. La Fiorentina ha qualità, ma serve ritrovare fiducia e continuità. Le basi sono buone e i risultati arriveranno»" ha spiegato, sottolineando l’importanza di non perdere la calma e di sostenere un progetto serio.
Mutu ha analizzato anche la situazione di Pioli, arrivato a Firenze con grandi aspettative: secondo l’ex attaccante, l’allenatore sa come gestire i momenti difficili, ma deve lavorare sull’aspetto mentale della squadra, che pur avendo qualità, soffre di mancanza di sicurezza. Firenze, ha aggiunto, è una piazza emotiva: quando le cose non vanno bene, la pressione si sente e serve compattezza, equilibrio e qualche scelta coraggiosa nei ruoli chiave.
Il discorso è poi passato a Gudmundsson, che eredita la maglia numero 10. Mutu ha spiegato che non è semplice per un giovane arrivare a Firenze e giocare con questa responsabilità: "È una maglia pesante, carica di aspettative. Gudmundsson ha qualità, ma deve sentirsi libero di giocare, senza troppa pressione. Quando capirà che non deve dimostrare di essere il nuovo Mutu, ma semplicemente se stesso, farà vedere il suo valore".
Sull’attuale trascinatore della squadra, Moise Kean, l’ex viola è convinto che abbia le caratteristiche giuste per guidare la riscossa: fisico, tecnica e carattere. Serve solo che trovi continuità e che il gruppo lo sostenga. Infine Mutu ha commentato l’ipotesi di una coppia Kean-Piccoli: da solo, Kean sfrutta profondità ed esplosività, ma con Piccoli potrebbe nascere un tandem interessante, se i due trovano l’intesa giusta.
