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FOCUS TMW - Inter, Suning al capolinea? Tanti milioni spesi e Bc Partners alla finestra

FOCUS TMW - Inter, Suning al capolinea? Tanti milioni spesi e Bc Partners alla finestraTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 11 febbraio 2021, 20:15Serie A
di Andrea Losapio

Il calcio italiano è nel mirino dei fondi di investimento. Dopo l’ubriacatura della Premier League, la Serie A è pronta ad aprire ai capitali stranieri. Il nostro è storicamente il campionato che ha il contatto più vicino alla popolazione, ma negli ultimi anni molto è cambiato. Da Elliott a Suning, finendo a Friedkin e Krause, passando per Commisso. L'ultimo in ordine di tempo è certamente il probabile addio di Volpi, presidente dello Spezia, senza detenere nemmeno una quota minoritaria del club finalmente arrivato in A. Quale può essere il futuro del nostro torneo? TMW racconta la situazione delle venti proprietà in base a bilanci, investimenti e possibili scelte future.

INTER

È la squadra più chiacchierata del momento, perché i 200 milioni che servono per evitare una crisi di liquidità potrebbero essere richiesti tramite un prestito, ma la trattativa con BC Partners apre le pagine nerazzurre da parte di tutti i giornali. L’offerta probabilmente è troppo bassa - considerato che comprende i debiti che l’Inter ha in questo momento - per essere accettata, perché significherebbe cristallizzare una perdita da parte del gruppo che, nell’ultimo anno, è stato colpito duramente da parte della pandemia.

I MILIONI SPESI - Sono quasi 400 (di passivo) dal 2016 in poi. Questo per intercettare e portare a Milano giocatori dl alto livello, come Romelu Lukaku o Christian Eriksen. È vero però che la pandemia ha bloccato gli investimenti dalla Cina all’Italia e, più in generale, nel pallone: il parallelo più veloce possibile è il salary cap che è stato inserito nella Chinese Super League. Suning ha speso tanto per provare a dare l’assalto al calcio europeo, secondo posto a un punto dalla Juve, finale in Europa League contro il Siviglia persa in maniera rocambolesca. La scorsa stagione è stata positiva, la mancanza di un trofeo però segna negativamente quanto fatto.

UN TERZO BRUCIATO - Dalle colonne del Financial Times, sin da ottobre, si parlava dell’impero di Suning e del proprietario interista, Zhang. Passato da quasi 8 miliardi di euro di patrimonio personale a 5,1. È evidente che il Coronavirus abbia dato dei problemi anche ai negozi al dettaglio, core business dei proprietari dell’Inter. Il fatto che lo Jiangsu Suning abbia dei problemi economici non è un dettaglio: di fatto non sarà mai un problema per Zhang di mettere insieme pranzo con la cena, ma gestire un reparto quasi sempre in perdita come il calcio italiano, in un momento di crisi, è più di un problema.

SOLO LA MINORANZA? Così negli ultimi giorni si è parlato sì di una possibile cessione da parte del gruppo a Bc Partners, ma solo con una minoranza per mantenerne il controllo. L’idea è che l’Inter possa dare soddisfazioni, sia a livello di marketing che economico, a brevissimo giro di posta. La verità è che comunque ci sarebbe un bond (da rifinanziare?) che scade da qui a poco più di un anno, mentre serve liquidità immediata per cercare di mettere toppe in un bilancio che attualmente non è rose e fiori. Il fatto che non fosse possibile rinnovare i contratti (né fare movimenti che comprendessero euro in contropartita) è l’ennesima cartina tornasole di un momento di difficoltà esagerato.

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