Le panchine 24/25: Milan, il futuro di Pioli dipende dal finale di stagione. C'è l'ombra di Conte

Arrivati all'ultima pausa per le Nazionali prima dell'Europeo, tutti gli sforzi dei club italiani sono sul campo per quanto riguarda calciatori e staff tecnico, mentre il pensiero di chi siede negli uffici delle società va forzatamente alla programmazione della stagione 2024-25. Si parte dal ritiro, dalle amichevoli estive, ovviamente dal calciomercato, ma ancor prima dovrà esserci la decisione più importante dell'anno, quella che riguarda chi siederà in panchina e prenderà le decisioni più delicate nell'interesse di tutti: l'allenatore. E in Serie A, dopo qualche estate di calma, si rischia un domino interessantissimo anche ad alti livelli. Emblematico il caso del Milan: sebbene Pioli abbia un contratto per un altro anno abbondante, si è parlato insistentemente di un cambio, ma sarà il finale di stagione a essere decisivo.

Le cose formali - Attuale contratto di Pioli scadrà tra un anno e tre mesi. Nell'ottobre del 2022 il Milan ha infatti consolidato il legame con il mister di Parma prolungandogli il contratto (il precedente accordo sarebbe andato in scadenza nel giugno 2023) fino al 2025, e rendendolo uno dei più pagati della Serie A.

Il futuro - Il cammino in Europa League e il secondo posto riconquistato con un bel filotto ha rialzato le quotazioni di Pioli, a cui è stato chiesto di amalgamare rapidamente una squadra ricca di volti nuovi ma senza campioni (tra i nuovi, ndr). L'eliminazione in Champions è stato certamente uno dei punti più bassi dell'anno ma il buon cammino in Europa League ha riscattato quell'onta e ora dipenderà tutto dal finale di stagione. Sullo sfondo si staglia minacciosa l'ombra di Antonio Conte, ansioso di rimettersi a lavorare dopo il fallimento al Tottenham.

▪ LEGGI ANCHE - Le panchine 24/25: il Lecce ha chiesto la salvezza a Gotti. In caso contrario...