Il Torino di Vanoli vuol provare a sognare. Nonostante il mercato...
Il Toro di Venezia è il meno bello delle tre di campionato, ma ci pensa Coco a lanciarlo tra le grandi: una testata del difensore vale una vittoria pesantissima, con il momentaneo sorpasso sui cugini della Juve. Già, perché dopo Milan e Atalanta, in laguna i granata non mostrano il gioco spumeggiante che hanno dimostrato di avere, ma scelgono la strada della concretezza e della compattezza. La squadra si gode un sabato in vetta alla classifica, aspettando poi la Juve nel posticipo di domani contro la Roma. E Vanoli preferisce rimanere con i piedi per terra, consapevole che ci sia ancora tantissimo lavoro da fare: “Superiamo l’esame, ma con un voto basso - commenta nel post-partita - e bisogna fare grandi prestazioni non solo contro le grandi squadre perché il campionato passa da questo tipo di partite. Ma va detto che, anche se l’allenatore pretende sempre di essere belli, ogni tanto si può vincere anche con il dna granata”.
In casa Toro, però, non si riesce a godere mai pienamente, così il rovescio della medaglia di un inizio di campionato da applausi è rappresentato dal mercato portato avanti dal presidente Cairo e dal direttore tecnico Vagnati. In via Viotti si è pensato più ad incassare che ad investire, i dati hanno quasi del clamoroso: le entrate sfiorano i 59 milioni di euro, le uscite si fermano a 17,5. “Atalanta e Milan a livello psicofisico ci hanno spremuto: non avevamo tanti cambi, aspettando il mercato, e dal punto di vista fisico un pochino abbiamo faticato” diceva ancora Vanoli nel post-partita di Venezia, quando mancavano poco più di dure ore al gong delle trattative, ed evidentemente era ancora speranzoso di ricevere qualcosa dalla dirigenza. Anche perché lo aveva sottolineato pure alla vigilia: “Preferirei un difensore mancino, ma anche se mi arrivasse un destro mi arrangerei”. Né l’uno, né l’altro, il Toro è stato incredibilmente assente nel rush finale, con il pacchetto arretrato di Vanoli che sarà formato da Coco, Maripan, Masina e Walukiewicz, più i jolly Vojvoda e Tameze e il lungodegente Schuurs. La squadra è stata nettamente indebolita rispetto all’anno scorso, ma in panchina c’è un allenatore che ha dimostrato di essere capace di tutto. Vanoli, infatti, è il miglior acquisto dell’estate.