Inter, Cambiasso e la Champions: "Chiuso il cerchio a Madrid. Lautaro? Capitano vero"

L'ex centrocampista dell'Inter, Esteban Cambiasso, ha parlato dall'evento di Collect IT ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, ricordando la finale di Madrid vinta contro il Bayern Monaco nel 2010 in Champions League: "Un sogno che si realizzava. Una finale di Champions League nella prima città europea in cui avevo giocato", le sue parole. Il Cuchu firma autografi, uno su una foto di lui con la maglia dell'indimenticato Giacinto Facchetti: "Ricordi ed emozioni forti che mi fanno ricordare il percorso fatto. Un percorso in cui ho disegnato sogni che mai avrei immaginato quando ero un bambino".
Poi racconta sull'infanzia: "Nel 1995 quando ho fatto il Mondiale U17, avevo 14 anni, giocavo nell’Argentinos Juniors. Il mio allenatore era stato anche allenatore di Fernando, che giocava nel Real. Mi aveva promesso di presentarmelo quando sarebbe venuto in vacanza in Argentina. Quando tornò quell’anno, lo raggiunsi in un locale del suo quartiere. Portai con me un suo poster gigante e me lo firmò. Un anno dopo mi ritrovai a fare il ritiro con la maglia del Real Madrid, sugli stessi campi in cui si allenava Redondo. Quel poster è qualcosa che mi porto e custodisco nel cuore".
Poi sull'Inter: "La mia seconda casa. Ho vissuto momenti indimenticabili. La vittoria di Madrid è stata la chiusura di un cerchio. Per me, per la società che la aspettava da 45 anni, per il presidente Moratti. Lautaro? E' un ragazzo che ha dimostrato un grandissimo senso di appartenenza, un capitano vero e che ha regalato grandi soddisfazioni all’Inter e alla Nazionale".
