Italiano: "In Quirinale ero teso, ma poi me la sono cavata. Magari rifacciamo lo stesso in campo"

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, è intervenuto ai microfoni di Sportmediaset alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Milan. Queste le sue dichiarazioni sulla super sfida in programma all'Olimpico: "È una finale importante come tutte quelle che ho vissuto in passato. In alcune ho gioito, in altre l'epilogo non è stato bello, ma adesso voglio concentrarmi solo sulla finale di domani e sul cammino che abbiamo fatto finora. Daremo il massimo per rendere la nostra gente orgogliosa. Serviranno concentrazione, attenzione, qualità".
Su cosa ha chiesto al Bologna: "Ai ragazzi ho chiesto spensieratezza, semplicità, preparazione mentale. Alla fine non dovremo avere nessun rimorso. Entreremo in campo sapendo che affrontiamo una grande squadra e giocando con la massima libertà mentale".
Sulla sconfitta in campionato: "La gara di venerdì ha una storia diversa. Per 15 minuti abbiamo staccato la spina, non va bene, ma quella gara è archiviata e domani ripartiamo da zero. A noi rientra qualche giocatore importante, anche a loro visto il ritorno di Leao. Dovremo sbagliare il meno possibile".
Su Castro: "Oggi l'ho visto ancora un po' meglio, non al massimo della condizione, ma decisamente meglio rispetto a qualche settimana fa. Però non gioca una partita intera da due mesi... Domattina parlerò anche con lui, dobbiamo capire come gestire questi 90 minuti".
Sul rapporto con la squadra e il discorso motivazionale: "Il maestro che rimane allievo per me è la strada giusta, sembro un loro compagno di squadra alla fine. Abbiamo parlato del fatto che in Quirinale fossi teso, ma che poi me la son cavata bene... Magari possiamo riportarlo in campo domani".
