Juve, testa all'Inter: in attacco è sfida aperta tra David e Vlahovic

Da oggi la Juventus comincerà a mettere nel mirino la gara di sabato contro l’Inter. Dopo la sfida contro i nerazzurri, per i ragazzi di Tudor inizierà un periodo molto intenso tra campionato e Champions League. Infatti, dopo la gara con l’Inter, ci sarà il primo appuntamento europeo: la Juventus ospiterà il Borussia Dortmund all’Allianz Stadium. Quattro giorni più tardi, invece, i bianconeri saranno di scena a Verona per sfidare l’Hellas. Successivamente, per la Juventus ci sarà un’intera settimana libera, utile per lavorare e preparare al meglio il match del 27 settembre contro l’Atalanta. Poi, il 1º ottobre, sarà di nuovo il momento di scendere in campo in Champions League, con la squadra di Tudor che affronterà il Villarreal. A chiudere questo ciclo di partite sarà la sfida contro il Milan, in programma il 5 ottobre. Dopodiché, sarà il momento, ancora una volta, di lasciare spazio agli impegni delle nazionali.
Dualismo Vlahovic-David.
Il rientro dalla pausa per le nazionali porterà con sé uno dei temi caldi in casa Juventus: il dualismo tra Dusan Vlahovic e Jonathan David. Entrambi hanno trovato la via del gol con le rispettive nazionali, confermando uno stato di forma invidiabile e aumentando le difficoltà di scelta per Igor Tudor. Alla Continassa si respirerà aria di concorrenza serrata, perché la maglia da titolare contro l’Inter non può essere divisa, e il tecnico croato dovrà decidere su chi puntare in un match che in casa bianconera è particolarmente sentito. È probabile che la scelta sarà legata anche alla gestione delle energie in un calendario ricco di partite consecutive: chi resterà fuori nel Derby d’Italia avrà poi grandi chance di partire dall’inizio contro il Borussia Dortmund in Champions League. Ma la questione non si esaurirà in una singola settimana: per tutta la stagione Tudor si porterà dietro questo dilemma, a meno che non decida di cambiare sistema di gioco. Il 3-5-2, infatti, sarebbe l’unica soluzione tattica per provare a valorizzarli insieme, ma con un rischio evidente: Jonathan David è un centravanti puro, e solo a tratti può adattarsi a giocare in appoggio, non essendo un vero numero 10 in grado di cucire il gioco. Con Vlahovic che ama attaccare la profondità e David che predilige muoversi da finalizzatore, la coesistenza diventa complicata. Tudor dovrà dunque dosare forze, motivazioni e contesto di partita per mantenere alta la competitività interna senza penalizzare nessuno dei due.
Ballottaggio a tre per sostituire Cambiaso.
Sul fronte opposto del campo, un altro grande dubbio accompagna la Juventus in vista della sfida contro l’Inter: chi sostituirà Andrea Cambiaso sulla corsia di sinistra, vista la sua squalifica. A Torino sono rimasti due candidati principali, Weston McKennie e Joao Mario, entrambi allenatisi regolarmente sotto lo sguardo di Tudor durante la pausa. Lo statunitense offre corsa e duttilità, ma non è un esterno naturale e potrebbe soffrire nell’interpretare i movimenti tipici di un quarto di centrocampo. Joao Mario, invece, ha meno esperienza in bianconero ma un profilo più affine, anche se con caratteristiche ancora da testare in un big match di tale portata. La terza opzione risponde al nome di Filip Kostic, che con la Serbia ha giocato dal primo minuto contro la Lettonia, trovando minuti importanti e benzina nelle gambe dopo un periodo in cui ha giocato di meno. La sua candidatura resta aperta, ma Tudor dovrà valutare il rischio legato alla stanchezza dei viaggi e degli impegni in nazionale. È un ballottaggio complesso che riflette bene le difficoltà di gestione di una rosa profonda ma non sempre perfettamente equilibrata. Ogni scelta porterà vantaggi e svantaggi, e il tecnico dovrà essere bravo a capire non solo chi può garantire più affidabilità in fase difensiva, ma anche chi può offrire soluzioni concrete in fase di spinta, in un match che rischia di decidersi proprio sulle fasce.
