Karembeu: "Calcio catalizzatore sociale. Il segreto del Mondiale 1998? La voglia di rivalsa"
Nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista della Sampdoria Christian Karembeu ha ricordato la vittoria con la Nazionale francese al Mondiale del 1998: "Con la Francia abbiamo trionfato al Mondiale davanti alla nostra gente. Superando 3-0 in finale il favoritissimo Brasile. Sa qual è stato il segreto? La voglia di rivalsa. Ci criticavano perché giocavamo tutti all’estero: io, Deschamps, Zidane, Thuram, Vieira. Quell’esperienza internazionale invece ci ha aiutato a vincere".
L'ex calciatore, ora azionista della Sanremese in Serie D, ha poi proseguito sottolineando il suo impegno contro il razzismo: "Il calcio è un enorme catalizzatore sociale - ha proseguito -. Ogni vittoria sportiva ha una ricaduta sulla comunità. Sono nato in Nuova Caledonia, in Europa ci sono arrivato a 17 anni. I successi di quegli anni hanno contribuito a cambiare il futuro della Francia".
L'ex giocatore ha poi raccontato il suo approdo alla Sampdoria nell'estate del 1995 dove restò per due stagioni collezionando complessivamente 66 presenze e realizzato sei reti: "Mi presero dal Nantes - ha dichiarato -. C’era Santarini in panchina e Sven-Goran Eriksson come direttore tecnico. La squadra arrivava dalla semifinale di Coppa delle Coppe persa contro l’Arsenal, Gullit aveva appena firmato con il Chelsea".











