L'ex tennista Bertolucci: "Giusto che l'Italia giochi. Israele non va identificata come Netanyahu"

Paolo Bertolucci, ex tennista italiano, ha vissuto una situazione analoga a quella che vivrà oggi la Nazionale, che giocherà contro Israele in una gara di qualificazioni al Mondiale. Intervistato da Tuttosport, si è detto favorevole alla disputa della partita: "Non bisogna mai confondere i Popoli con coloro che li guidano. Israele oggi non deve essere identificata come Nazione e Popolo con Netanyahu così come il Cile dell’epoca non doveva essere inscindibilmente associato a Pinochet".
Bertolucci ha spiegato che ai suoi tempi loro meritavano di conquistarsi la Davis sul campo e così oggi gli uomini di Gattuso il pass per i playoff per andare al Mondiale. Chi deve decidere infatti, come sostiene l'ex tennista, sono gli organi superiori, che qualora lo ritenessero opportuno dovrebbe fare esattamente come è successo alla Russia dopo la guerra con l'Ucraina, ovvero escluderla dalle competizioni internazionali. Per Bertolucci però c'è una cosa che deve guidare le decisioni nello sport ed è il profondo rispetto dei Popoli.
Nella sua carriera Bertolucci ha vinto una Coppa Davis nel 1976, proprio quella di cui parlava in finale contro il Cile, ed è arrivato secondo nel 1977, 1979 e 1980, oltre che nel 1998, ma in quest'ultima occasione da capitano non giocatore.
