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L'Udinese è caratterialmente troppo incostante, Gotti paga per tutti

L'Udinese è caratterialmente troppo incostante, Gotti paga per tuttiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 9 dicembre 2021, 09:00Serie A
di Davide Marchiol

L’Udinese opta alla fine per il cambio di tecnico. Fatale per il tecnico Luca Gotti la sconfitta contro l’Empoli, dove per i bianconeri è arrivata l’ennesima rimonta in stagione. L’ex tattico di Maurizio Sarri ha pagato la voglia della società di arrivare a qualcosa di meglio della salvezza nelle giornate finali di campionato come accaduto negli anni passati. D’altro canto l’obiettivo societario è chiaro fin dall’avvio di questa annata, bisogna far crescere i tanti i giovani promettenti arrivati, almeno provando l’assalto ai primi dieci posti.

Troppo ballerina però questa Udinese per poter anche solo provare a dare il suo assalto alla metà sinistra della classifica, da dove manca da ormai circa un decennio. Senza nutrire ambizioni europee che forse sarebbero eccessive, ma sicuramente c’è una rosa che può dare qualcosina di più rispetto al punto di media a partita. Ecco dunque che sul banco degli imputati è finito l’allenatore, le cui colpe sono ovviamente solo parziali. Spesso infatti i bianconeri a livello tecnico e tattico sono stati schierati molto bene da Gotti, tanto che in molte gare contro avversari anche sulla carta più forti le zebrette hanno fatto il loro gioco.

Diversi i moduli tentati, mostrando anche qui un passo avanti rispetto al dogmatico 3-5-2, alternando alla difesa a 3 anche un più offensivo 4-2-3-1 e un 4-4-2 con Deulofeu largo, ma libero di svariare. Sotto l’aspetto in cui Gotti è forte dunque si sono registrati innegabili miglioramenti, senza contare che il suo stile posato e il suo modo di analizzare le partite hanno sempre riscontrato gli apprezzamenti non solo dell’ambiente friulano, ma anche da chi osservava dall’esterno la squadra.

Il nocciolo della questione era e resta sempre quello, l’Udinese a livello mentale e caratteriale è pericolosamente incostante. Spesso anche per un’intera metà di partita tende a sparire dal campo. È sicuramente questo il fattore che non solo ha creato perplessità sull’operato di Gotti, ma anche i pochi (rispetto a quanto fatto vedere) punti in classifica. In questo avvio di stagione sono arrivati tre successi (solo Salernitana, Cagliari e Genoa hanno fatto peggio) e ben 7 pareggi. Quanto accaduto all’Olimpico contro la Lazio e al Castellani contro l’Empoli è l’emblema di ciò che la società non ha gradito: primi tempi giocati benissimo e chiusi in vantaggio anche di più di un gol, poi riprese senza quasi scendere in campo, con avversari che hanno ribaltato fin troppo facilmente la situazione.

Ora scopriremo se l’Udinese ci avrà visto giusto, dando la scossa al gruppo nel momento adatto. I giocatori hanno come sempre le loro responsabilità, ma evidentemente il modo di gestire la squadra a livello mentale da parte di Gotti non ha più incontrato il gradimento della famiglia Pozzo. Per la sostituzione è ancora tutto in ballo, Gabriele Cioffi, il vice, condurrà i bianconeri sabato contro il Milan, poi si vedrà. La strada più battuta, cosa che ha trovato conferme sia l’altro ieri che ieri, è quella che porta a Paco Jemez, allenatore spagnolo già avuto dalla società ai tempi del Granada e reduce da un settimo posto con il Rayo Vallecano. Si tratta di un tecnico offensivista e, dicono dalla Spagna, molto caldo anche fuori dal campo. Vedremo se le zebrette decideranno di affidarsi effettivamente a lui.

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