La storia del tatuaggio di Spalletti raccontata da chi l'ha fatto: "Lo voleva uguale a Di Lorenzo"
Nel corso dell'intervista concessa a TMW all'indomani dell'ufficialità di Luciano Spalletti come nuovo allenatore della Juventus, il suo tatuatore Valentino Russo ha raccontato anche la storia del tattoo più chiacchierato del momento, almeno in Italia: lo scudetto del Napoli sull'avambraccio sinistro del tecnico azzurro.
"Mi chiamò il mio amico Di Lorenzo e mi disse che mister Spalletti voleva farsi lo stesso tatuaggio che avevo appena fatto a lui, quello con lo scudetto del Napoli per capirci. Lì per lì mi sembrò strano, era il suo primo tattoo. Io tifo Napoli, capisci? Fu chiaramente una bella emozione, una di quelle che ti fanno tremare un po’ la mano, anche se tatuo ormai da una vita intera. Dopo andammo pure a cena, io e lui. Eravamo tutti felici, leggeri, fieri di qualcosa che sembrava più grande di noi", le dichiarazioni del celebre tatuatore attivo tra Napoli, Viareggio e Grosseto.
Poi, una battuta sul peso di un tatuaggio: "Io sono pieno di tatuaggi e ho sempre pensato che servano a raccontare il momento, uno specifico momento. Nella vita si cambia, non puoi restare fermo. Non è che se ti fai il simbolo del Napoli poi devi restare al Napoli per tutta la vita. È come nei sentimenti: restano le emozioni, non per forza le situazioni".











