Le pagelle dell'Hellas Verona - Dimarco, che perla! Faraoni, dormita imperdonabile

Torino-Hellas Verona 1-1
(84’ Bremer; 67’ Dimarco)
Silvestri 6 - Punito dal fuoco amico, o quasi. Non ha molto da fare nel resto della gara.
Dawidowicz 6 - Pronti via, rimedia una testata e una pallonata in faccia. Dalle sue parti s’aggira Belotti che non è cliente facile, ma lo contiene. (Dal 46’ Lovato 6- Anche lui regge l’impatto del Gallo).
Gunter 6,5 - Provvidenziale il salvataggio su Verdi nel finale. Fosse tornato definitivamente, sarebbe una bella notizia per gli scaligeri.
Ceccherini 6,5 - Bene, bravo, bis. Sbaglia poco, si fa anche vedere in avanti.
Faraoni 4,5 - Al termine di una gara non perfetta, regala al Toro una leggerezza difensiva davvero imperdonabile. Non respinge un cross di Verdi e Bremer non perdona.
Tameze 6 - Meno elegante che in altre occasioni, fa a sportellate lì in mezzo e gli riesce bene. Anche senza brillare, è una certezza. (82’ Ruegg s.v.).
Veloso 6 - Il capitano saluta la barca dopo 24 minuti, affondato da un problema fisico che l’Hellas si augura non grave. Qualche buona idea, di sinistro e persino di destro. (Dal 25’ Ilic 5,5 - Fa il suo ingresso a freddo, si vede. Ma anche nella ripresa non convince).
Dimarco 7 - Torna a pascolare sul suo settore di prato preferito. Superata l’ora di gioco, tira fuori dal cilindro un gol che è una meraviglia e ha la freschezza di una sveglia. Un’Epifania, insomma.
Barak 5 - Più carbone che cioccolato. Ha una buona occasione in avvio e colpisce male, utile alla manovra ma poco incisivo in fase offensivo.
Zaccagni 6,5 - Negli occhi c’è ancora la meraviglia dell’ultima giornata. Trotterella ai limiti della leziosità, poi vede uno spazio e manda in gol Dimarco. (Dall’82’ Magnani s.v.).
Kalinic 5,5 - Altro giro, altra delusione. Cercato dai suoi, non lascia il segno: una girata debole, un paio di aperture e poco altro. (Dal 56’ Di Carmine 6 - Meglio rispetto al croato, per movimenti e anche pericolosità).
Juric 6,5 - Si mangerà le mani e si farà sentire, perché sfiora un successo che sarebbe stato prezioso e se lo vede sfuggire all’ultimo. Almeno ha l’occasione per tornare a bussare in cerca di rinforzi. Il suo Verona, comunque, va.
