Lecce, Di Francesco: "Mi girano veramente le scatole. Camarda era uno dei rigoristi"
Eusebio Di Francesco, allenatore del Lecce, analizza così ai microfoni di DAZN la sconfitta di misura nella gara contro il Napoli: "Purtroppo il calcio è fatto di risultati, oggi se c'era una squadra che non meritava di perdere era la nostra. Abbiamo preso questa punizione su un fallo ingenuo ed eravamo troppo bassi, escludendo anche il portiere. Sono quei piccoli particolari che fanno la differenza, a me girano veramente le scatole perché i punti li portano a casa gli altri ma questi ragazzi meritavano un altro risultato. Le ingenuità le commettono anche agli altri, ma non siamo bravi ad approfittarne: questa sconfitta ci lascia una grande amarezza".
Cosa non le è piaciuto del gol preso?
"Era difficile far gol sul primo palo da quella distanza, Neres non è un grande specialista. Se ti abbassi così tanto non dai al portiere la possibilità di intervenire. I nostri difensori hanno fatto una grande partita ma dobbiamo capire che dobbiamo essere più attaccati al risultato, il rammarico è quello di non essere riusciti a portare a casa dei punti".
Camarda si è preso una responsabilità troppo grande?
"E' quello che dico sempre a tutti, Francesco deve crescere con tranquillità. Facciamolo crescere, diamogli le giuste responsabilità. Lui era uno dei due rigoristi, ma la porta quando manca un po' di cinismo diventa piccola piccola, specialmente quando hai davanti un portiere come Milinkovic-Savic. Purtroppo abbiamo pagato questa inesperienza, ma sta crescendo e diventerà un giocatore importante".











