Legge Bove, il promotore Lombardo: "Ciò che gli è accaduto un messaggio di speranza"
In occasione della conferenza stampa per la presentazione della Legge Bove sul primo soccorso, è intervenuto il senatore e promotore Marco Lombardo: "Grazie al ministro, grazie alle colleghe e ai colleghi, alla vicepresidente Ronzulli, alla senatrice Malpezzi. Grazie a Edoardo Bove e a tutte le persone che ci hanno accompagnato in questo percorso, perché questa è una proposta di legge che nasce dal lavoro svolto nella Commissione Diritti Umani. Voglio quindi ringraziare la senatrice Bucciarelli, la presidente di SIARTI, Elena Bignami — che vedo qui in prima fila — Andrea Scapigliati, presidente dell’IRCCS, e Mirko Damasco di Salvagenti Italia, insieme al Corpo del Soccorso.
E poi, come ci spiegherà, è la prima volta che un “orso” entra in Senato: già questa è una notizia. Ma soprattutto questo è stato un lavoro collettivo, nato per dare una risposta ai numeri che sono stati ricordati prima. Ogni anno, in Italia, circa 65.000 persone perdono la vita a causa di mancanze o ritardi negli interventi di primo soccorso. Ogni sette minuti una persona muore per arresto cardiaco, e il 75% di chi subisce un arresto cardiaco sopravvive se l’intervento avviene entro un minuto dall’evento, soprattutto con l’ausilio di un defibrillatore semiautomatico.
Ma quanti bambini saprebbero fare una telefonata come quella che ha fatto Roman? Quattro anni. Evidentemente, se Roman è stato in grado di farla, è perché qualcuno gliel’ha insegnato. E noi crediamo sia fondamentale, se vogliamo investire nella prevenzione, costruire una vera comunità di soccorritori: perché una comunità di soccorritori è l’unica leva che può davvero salvare vite.
Nel disegno di legge — che già si inserisce in un percorso normativo che poi illustreranno anche le altre senatrici — erano previste misure facoltative di istruzione al primo soccorso nelle scuole. Questa legge le rende obbligatorie e introduce l’obbligatorietà della formazione al primo soccorso anche per alcune categorie professionali. È chiaro che, se un bagnino non conosce le manovre di primo soccorso, non può intervenire: e sappiamo bene cosa può accadere nei casi di annegamento di minori. Lo stesso vale per il conseguimento della patente di guida. In Danimarca, nel 2006, è stata introdotta l’obbligatorietà di un corso di primo soccorso per ottenere la patente. Ebbene, l’impatto che quella legge ha avuto sulla sopravvivenza delle persone è impressionante: il numero di chi sopravvive a un arresto cardiaco è triplicato.
Per questo, anche noi introduciamo questa obbligatorietà.
Infine, in Italia un defibrillatore automatico è soggetto alla stessa IVA di un televisore: il 22%. Noi riteniamo che, essendo un dispositivo salvavita, debba avere l’IVA al 5%, come tutti gli strumenti salvavita. Sono misure di buonsenso.
Sono contento — e anzi ringrazio Edoardo — perché ciò che gli è accaduto rappresenta un messaggio di speranza per tante persone. E penso, per concludere, che sia bello quando la politica fa squadra, come dimostra la presenza trasversale che vedete qui oggi; e non solo quando segna un gol, ma quando fa un assist alla società civile e a Edoardo, perché possa continuare a segnare non solo sul campo da calcio, ma nel campo più importante: quello della vita".













